Il Tribunale di Frosinone, in questi giorni, ha rispolverato l’annosa questione dei DPCM del Governo Conte durante la pandemia, dichiarandoli illegittimi.
Mentre i soliti negazionisti tornano ad esultare, da parte mia non credo ci sia molto da dire rispetto a quanto già detto in passato, e non solo da me.
A quanto pare, le ragioni della sentenza del Tribunale di Frosinone sui DPCM – che trovate spiegata in questo articolo e in quest’altro – sono di fatto le medesime già esposte dal Giudice di Pace di Frosinone l’anno scorso – e di cui avevo parlato qui. A quanto pare, a Frosinone hanno problemi col diritto costituzionale…
Il Tribunale di Frosinone sui DPCM afferma infatti sostanzialmente che il Governo non avesse il potere di disporre tali limitazioni in quanto è consentito al Governo di intervenire al posto del Parlamento solo in caso di guerra. Inoltre, lo Stato di emergenza sarebbe illegittimo in quanto non promulgabile in baso di “rischio sanitario“.
Insomma, sono sempre le solite baggianate antigiuridiche, stabilite da un Tribunale che non solo non conosce il diritto, ma non conosce neppure le sentenze.
Su questa medesima questione, infatti, si è già pronunciata la Corte Costituzionale, con la famosa sentenza che avevo già spiegato in questo video:
Non c’è dunque nulla di nuovo: la ricostruzione del Tribunale è contraria al diritto costituzionale, in quanto, come avevo già ampiamente spiegato in questo video e poi confermato di nuovo da una sentenza della Corte Costituzionale che avevo analizzato qui, con riferimento alla libertà di circolazione (art. 16 Cost.) sussiste una riserva di legge relativa, che consente al Governo di fornire la disciplina generale con un decreto legge e poi attuare quella di dettaglio con atti amministrativi. Concetto che avevo spiegato in lungo e in largo per mesi e che poi era stato confermato proprio dalla Corte Costituzionale, che ha sostanzialmente ribadito questo stesso principio.
Che invece lo stato di emergenza non possa dichiararsi per rischio sanitario è un’affermazione totalmente insensata sul piano logico – tutte le catastrofi causano un rischio sanitario, anche un terremoto, quindi secondo questo ragionamento non si potrebbe dichiarare nemmeno in caso di terremoto, maremoto, invasione aliena – e anche falsa su quello giuridico, dal momento che la legge che disciplina lo stato di emergenza – D.Lgs. 1/2018 – non dice da nessuna parte che non si possa dichiarare per rischio sanitario; anzi, non fornisce alcun tipo di elenco, né tassativo né esemplificativo, di quali siano i casi in cui si può dichiarare. Non si capisce dunque in base a cosa il Tribunale di Frosinone decida di escludere da un elenco che non esiste il caso di pandemia.
Altra cosa che avevo già ampiamente spiegato in questo articolo e poi in questo video, in cui riassumo tutta la questione dei DPCM e faccio una breve lezione di diritto Costituzionale:
Insomma: il Tribunale di Frosinone sui DPCM non dice nulla di nuovo e nulla di corretto. La ricostruzione fantasiosa del Tribunale di Frosinone sui DPCM è già stata smentita non solo dai miei numerosi articoli, non solo dalla lettera della legge, non solo dal dettato costituzionale ma direttamente dalla stessa Corte Corte Costituzionale che ha ormai messo un punto fermo sulla questione. Che al Tribunale di Frosinone piaccia o meno.
Di conseguenza, non cambierà assolutamente nulla, anche perché la sentenza del Tribunale di Frosinone sui DPCM vale solo per le parti in causa, mentre la sentenza della Corte Costituzionale vale erga omnes. Quindi, tutto ciò che è cambiato è che il ricorrente – e solo lui – non dovrà pagare la multa, e dovrà ringraziare un Giudice che non conosce il diritto e che pretende di ergersi al di sopra della Corte più importante del Paese.
E quindi, anche oggi la dittatura sanitaria la svelate domani.
P.T.
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Rassegna delle sentenze sulla dittatura sanitaria
Come sempre, eccovi una rassegna delle sentenze sulla dittatura sanitaria.
- una pronuncia cautelare della CEDU del 25 agosto 2021 che esclude danni dalla somministrazione del vaccino;
- 2 decreti monocratici del TAR Lazio di inizio settembre 2021 che dichiarano legittimo il Green Pass;
- una pronuncia del TAR Sardegna del 15 settembre 2021 che respinge il ricorso di 170 sanitari no vax;
- una pronuncia del TAR Friuli Venezia Giulia del 10 settembre 2021 che respinge il ricorso di due sanitari sospesi da lavoro perché non vaccinati;
- L’ormai celebre sentenza del Tribunale di Milano del 15 settembre 2021 citata dall’avv. Sandri che, a dispetto di quanto da lui affermato, conferma pienamente la legittimità della sospensione di un sanitario non vaccinato,
- L’altrettanto celebre sentenza della Corte Costituzionale del 22 settembre 2021, che ha dichiarato legittimi i DPCM, analizzata in questo video;
- Una ordinanza del Consiglio di Stato del 16 settembre 2021, che ha bocciato il ricorso dell’avv. Scifo;
- Una ordinanza del TAR Lazio che ha visto soccombente il Dott. Mariano Amici;
- Una sentenza del TAR Lazio del 7 ottobre 2021 che ha rigettato il ricorso di alcuni professori in merito all’obbligo di Green Pass per lavorare;
- Una sentenza del 20 ottobre del Consiglio di Stato che ha dichiarato perfettamente legittimo l’obbligo della vaccinazione per i sanitari;
- Sentenza della CGE del 29 ottobre 2021 che dichiara inammissibile il ricorso dell’avv. Sandri;
- una sentenza del 7 novembre 2021 del TAR Lazio che legittima l’obbligo di Green Pass a scuola;
- il famoso ricorso di Sara Cunial contro l’obbligo di Green Pass in Parlamento, perso su tutta la linea;
- L’altrettanto famosa “sentenza Passerini”, che in realtà è un decreto monocratico, male interpretata da molti e che in realtà si limita a ribadire l’obbligo di repechage, sulla falsa riga della sentenza dell’avv. Sandri citata più sopra in questo stesso elenco;
- Una sentenza del Tribunale ordinario di Arezzo del 30 novembre 2021 che ha respinto un ricorso i un sanitario no vax;
- La recente sentenza del Consiglio di Stato del 3 dicembre 2021 che ha stabilito, senza mezzi termini, che i medici non possono sottrarsi all’obbligo vaccinale per il Covid;
- un’ordinanza del Tribunale di Velletri del 22 novembre 2021 totalmente travisata dai no vax, che parla in realtà ancora una volta, di obbligo di repechage;
- La sentenza del Consiglio di Stato del 28 gennaio 2022 sull’obbligo vaccinale;
- La sentenza del Consiglio di Stato del 9 febbraio 2022 che ha smontato completamente le tesi dei sostenitori delle terapie domiciliari;
- La recente sentenza del Tribunale di Firenze del 3 marzo 2022 sull’obbligo di richiesta del Green Pass ai lavoratori.
- La sentenza della Cassazione Penale, n. 8370/2022, sulla celebre “Torteria di Chivasso”;
- La sentenza del Tribunale di Padova del 28 aprile 2022 che affronta, di nuovo, l’obbligo di repechage;
- La sentenza della Corte Costituzionale n. 127/2022 che nega la violazione della libertà personale per la quarantena;
- L’ormai celebre decreto del Tribunale di Firenze del 15 luglio 2022;
- La sentenza del Tribunale di Venezia del 5 luglio 2022 che smentisce in toto quella del Tribunale di Firenze;
- La sentenza del Tribunale di Padova che smentisce quella precedente dell’aprile 2022;
- La sentenza inesistente della Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale, decantata da alcuni siti negazionisti inventandosela di sana pianta.