Sta circolando in questi giorni una notizia sconvolgente: la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l’obbligo vaccinale!

E’ davvero così? Neanche per idea. Ma analizzare la fonte da cui è emerso questo “baccano” è un’ottima prova per dimostrare – ancora una volta – la totale incapacità dei negazionisti di comprendere un testo scritto, ed anzi del fatto che da buoni analfabeti funzionali si limitano a leggere solo i titoli (perché è questo che è successo nel caso in specie, come vi dimostrerò).

La notizia secondo la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l’obbligo vaccinale, a quanto pare è venuta fuori a partire dal 30 settembre 2022, probabilmente ripresa da un articolo di Anief.org (qui il link), ed è poi stata riciclata dai soliti siti negazionisti che copia-incollano senza leggere cosa c’è scritto (e mi stupisce che “La Verità” non ci abbia ancora fatto un pezzo scandalistico…)

Tutto ciò è però assolutamente falso. Factcheckiamo.

In primo luogo, l’articolo in questione, nonostante nello stesso “slug” (cioè il testo dell’html, ossia ciò che segue il “www”) dica “la-Corte-Costituzionale-conferma-che-l’imposizione-ai-lavoratori-ha-violato-gli-articoli-1-e-2-della-Costituzione”, lasciando dunque palesemente intendere che sia stata la Corte Costituzionale a stabilirlo, in realtà nel testo parla di due ordinanze.

Ora: già questo dovrebbe farci storcere il naso, poiché di per sé le ordinanze sono atti senza contenuto decisorio e non definitivi, mentre la Corte decide sulle questioni di costituzionalità con sentenza. Ma se andiamo a leggere attentamente l’articolo, scopriamo che tali ordinanze non sono nemmeno della Corte Costituzionale, ma del Tribunale di Brescia, che ha ipotizzato l’incostituzionalità e dunque, come la legge richiede, ha rimesso la questione alla Corte Costituzionale con la cosiddetta “ordinanza di rimessione”.

È cioè il Tribunale di Brescia a ipotizzare l’incostituzionalità della norma, mentre la Corte Costituzionale non si è ancora pronunciata sul tema (lo farà il 29 novembre 2022).

Ma proseguiamo. Nonostante l’articolo stesso ammetta, nella prima parte, che si sta parlando di due ordinanze del Tribunale di Brescia, subito dopo afferma che:

“la Corte Costituzionale ha dichiarato “rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità Costituzionale (…)”.

E già qui ci dobbiamo fermare, perché magicamente le ordinanze del Tribunale di Brescia diventano scritte direttamente dalla Corte Costituzionale. Cosa è successo?

Ora. L’ordinanza che ritiene rilevante e non manifestamente infondata la questione di costituzionalità di una legge non la fa la Corte Costituzionale ma il Giudice ordinario, ogniqualvolta si trovi a dover giudicare sulla base di una legge che, secondo lui, potrebbe essere incostituzionale. Lo dice espressamente l’art. 1 della legge Costituzionale n. 1/1948.

La Corte Costituzionale non emette ordinanze di rimessione che ipotizzano la rilevanza e non manifesta infondatezza di una questione costituzionale; la Corte Costituzionale decide sulle ordinanze di rimessione inviategli dai giudici ordinari. Quell’ordinanza dunque, scritta così, non può essere stata scritta dalla Corte Costituzionale.

Pertanto, l’articolo in questione sta palesemente dicendo il falso, peraltro contraddicendo se stesso, in quanto lo spezzone di ordinanza citata non è stata scritta dalla Corte Costituzionale ma da un Tribunale Ordinario, quello di Brescia (oltretutto mesi fa, addirittura il 9 maggio 2022) come infatti potete verificare a questo link e come dice lo stesso articolo incriminato nella prima parte.

Ma non è tutto: se leggete bene l’intero testo dell’ordinanza citata, scoprirete anche che il Tribunale di Brescia (e non la Corte Costituzionale), ha dichiarato

“rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, per contrasto con il dettato degli articoli 2 e 3 della Costituzione, dell’art. 4-ter, comma 3 del decreto-legge n. 44/2021 conv. dalla legge 28 maggio 2021, n. 76 nella parte in cui nel prevedere che «Per il periodo di sospensione, non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati» esclude in favore del personale di cui al comma 1, lettera c) dell’art. 4-ter citata disposizione, nel periodo di disposta sospensione, l’erogazione dell’assegno alimentare previsto dall’art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica n. 3/1957 per contrasto con i principi di ragionevolezza e di proporzionalità, di cui all’art. 3 della Costituzione, anche in riferimento alla violazione dell’art. 2 della Costituzione”.

Tribunale di Brescia, 9 maggio 2022

Avete letto bene?

Quindi, non solo l’art. 1 della Costituzione non è citato da alcuna parte, ma semmai lo sono il 2 e il 3; non solo l’ordinanza l’ha scritta il Tribunale di Brescia e non la Corte Costituzionale; più ancora, si evince benissimo che la questione oggetto del dubbio di costituzionalità non è l’obbligo vaccinale in sé, ma il fatto che la legge, nel disporre la sospensione del lavoratore non vaccinato senza stipendio, non abbia previsto una possibile deroga per quanto riguarda l’assegno alimentare, che è previsto dall’art. 82 del DPR 3/1957 come dovuto anche in caso di sospensione da lavoro per ragioni disciplinari.

Insomma, gli stessi giudici del Tribunale di Brescia non hanno ritenuto incostituzionale né l’obbligo vaccinale, né la sospensione dal lavoro, né la privazione dello stipendio, ma unicamente la mancata corresponsione, quantomeno, dell’assegno alimentare.

L’articolo in commento riesce dunque, in appena qualche riga, a scrivere una quantità di falsità assolute, mettendo parole dette da un Tribunale qualunque in bocca alla Corte Costituzionale e a traviarne perfino il senso, facendo credere al lettore che la Corte ha dichiarato incostituzionale l’obbligo vaccinale quanto in realtà nulla di tutto ciò è mai accaduto, e basterebbe leggere con attenzione lo stesso articolo per capirlo.

Ma lo sappiamo che i negazionisti sono grandi esperti nel limitarsi a leggere i titoli, e in questo caso lo hanno dimostrato alla perfezione.

E quindi niente: la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l’obbligo vaccinale? Ovviamente no, ma se leggete solo i titoli non ve ne accorgete… E fate figure barbine.

Ah già, dimenticavo: anche oggi la dittatura sanitaria la svelate domani.

P.T.

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