Ci siamo: la Corte Costituzionale ha dichiarato legittimi i DPCM!

Finalmente la Corte Costituzionale ha potuto pronunciarsi – in via indiretta – sulla legittimità dell’operato del Governo su questa pandemia.

Risulta alquanto strano – ma non troppo – che i vari negazionisti fino ad oggi si siano adoperati in ogni modo per andare a scovare sentenze di ogni tipo, selezionando accuratamente solo quelle che sancivano una presunta illegittimità dei DPCM (come quelle, da me già analizzate, del Giudice di Pace di Frosinone e del Tribunale di Reggio Emilia), ma poi quando finalmente esce la sentenza dell’unica autorità davvero competente a stabilire un’eventuale incostituzionalità – cioè la Corte Costituzionale – gli stessi negazionisti facciano finta di nulla. Eppure proprio loro, da tempo, continuavano ad attendere con ansia che la Corte si pronunciasse e desse loro ragione; ora che ha dato loro torto, nessuno ne parla più…

Bene: vorrà dire che lo farò io.

Stiamo parlando della sentenza n. 37/2021qui il link per trovarla – depositata lo scorso 12 marzo 2021. Con immenso piacere analizzerò in questo articolo le motivazioni dei Giudici delle Leggi.

Il caso

Premessa importante. La sentenza in questione deriva da un ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che aveva impugnato la legge regionale della Regione Valle D’Aosta la quale, a parere del Governo, avrebbe sancito normative in contrasto con quelle statali imposte dai DL di Conte e successivamente dai DPCM. Sosteneva infatti il Governo che la materia fosse di competenza statale, e che quindi la Regione non potesse discostarsene con proprio atto normativo.

La sentenza dunque non parla espressamente della possibile incostituzionalità dei DL o dei DPCM ma si occupa di stabilire chi abbia la competenza a legiferare nel caso di pandemia. Per questo, ci sarà utile per considerare la posizione della Corte rispetto ai numerosi ricorsi e le numerose obiezioni proposte da alcuni miei colleghi – come l’avv. Pappalardo e i suoi collaboratori – in base alle quali il potere di ordinanza e di gestione dell’emergenza spetterebbe in via esclusiva alle Regioni e agli enti locali e non allo Stato. Da questo, discenderebbe la nullità di tutto l’impianto normativo sulla gestione della pandemia.

Chi mi segue anche su Facebook sa già che avevo contestato questa impostazione in diverse occasioni, sostenendo che quelle obiezioni fossero del tutto contrarie al diritto. Mi è stato detto, in risposta, che sono “avvocato per sbaglio“. Bene, ora le stesse identiche cose le ha stabilite la Corte Costituzionale, dal che devo dedurne che tutti e 15 i giudici lo siano diventati “per sbaglio”?

Ma lasciamo da parte le soddisfazioni personali ed entriamo nel merito. Perché, se è vero che la sentenza non dichiara espressamente che i DPCM sono legittimi – non era quello l’oggetto del giudizio – dalle argomentazioni della Corte emerge chiaramente quale sia la posizione rispetto alle modalità di gestione della pandemia da parte dello Stato.

Le motivazioni della sentenza

Come avrete capito, la Corte Costituzionale ha dato ragione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dichiarando la legge regionale della Valle D’Aosta incostituzionale in quanto in contrasto con la divisione delle attribuzioni tra Stato e Regioni in base agli artt. 117 e 118 Cost. Vediamo perché.

Quindi, la Corte afferma da subito che la normativa statale ha tutto il potere di derogare quella regionale nel caso di epidemia, cosa che basta a smontare in radice la presunta asserzione per cui simile materia emergenziale sarebbe di competenza esclusiva delle Regioni e degli Enti locali. Il motivo è ben spiegato subito dopo:

Quindi, al di là di tutte le elucubrazioni sul potere di ordinanza dei sindaci e dei Presidenti della Regione, è sufficiente scorrere l’art. 117, comma 2, lettera q) della Costituzione per leggere espressamente che i casi di “profilassi internazionale” sono di competenza esclusiva dello Stato, e la pandemia Covid-19 è un’emergenza mondiale più che nazionale, e comunque certamente non locale.

Invero, anche la normativa ordinaria conferma tale impostazione. Infatti:

E dire che, come da me più volte sostenuto, non sarebbe neppure il caso di scomodare la legislazione, ma affidarsi anzitutto alla logica per capire perché simile emergenza non possa che essere di competenza statale:

la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM

Non a caso, proprio nel corso della diatriba avuta coi collaboratori dell’avv. Pappalardo su Facebook avevo affermato che se una regione o un ente locale si discosta dalle direttive statali, è proprio l’ente a violare la legge, non lo Stato:

la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM

Evidentemente i giudici della Corte Costituzionale seguono il blog di Paolo TuttoTroppo

Ma a parte le battute (mi siano concesse, dopo tutto quello che mi è stato detto contro), la Corte ribadisce ulteriormente questo concetto alla fine del punto 7), laddove osserva che:

la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM

Da notare peraltro come, in questo passo, la Corte parli di criteri vincolanti di azione e modalità di conseguimento di obiettivi che la medesima legge statale “e gli atti adottati sulla base di essa” fissano, riferendosi implicitamente proprio ai DPCM emanati sulla base dei DL in vigore.

Ma andiamo avanti. Se ricordate, al centro dei ricorsi proposti dall’avv. Pappalardo c’è anche la questione per cui la dichiarazione dello Stato di emergenza sarebbe incostituzionale in quanto emessa senza la preventiva autorizzazione e/o comunque l’intervento delle Regioni, che sarebbero gli unici enti titolari di quel potere. Anche su questo punto, la Corte Costituzionale interviene per smontare totalmente questa assurdità, in base alle stesse ragioni – logiche prima che giuridiche – da me paventate:

la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM

Anche questa volta, gli stessi concetti li avevo espressi durante la diatriba su Facebook, quando avevo spiegato che:

la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM

Non mi resta che attendere di essere nominato giudice della Corte Costituzionale…

La Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM

Ma veniamo al merito che ci interessa davvero. Come anticipato, la sentenza non dice espressamente che i DPCM siano legittimi, ma fornisce tuttavia una serie di argomenti utili a farci capire che li ritiene tali.

Sostiene infatti la Corte, in merito all’operato del Governo in piena pandemia, che:

la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM

Come potete leggere, la Corte Costituzionale dice espressamente che la modalità di intervento del Governo “appare conforme al disegno costituzionale” in quanto è perfettamente legittimo, nonché opportuno, che di fronte a un’emergenza sanitaria “eccezionale”, dai caratteri peculiari, si possa intervenire con “nuove risposte normative” più adatte a gestire l’emergenza, utilizzando strumenti “capaci di adattarsi alle pieghe di una situazione di crisi in costante divenire“.

Di fatto, questo significa che la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM, in quanto strumento adatto a dare una risposta normativa adeguata e capace di adattarsi alla particolare situazione.

E non è finita. La Corte Costituzionale si sofferma anche specificamente sulla modalità di intervento del Governo Conte – emissione di un DL a carattere generale che demanda ai DPCM la normativa di dettaglio, nel rispetto della riserva di legge relativa – giustificandolo in toto, non paventando infatti alcun profilo di incostituzionalità su questo modus operandi:

la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM

Insomma: altro modo per confermare che, di fatto, la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM.

Corte Costituzionale e DPCM: conclusioni

Alla luce della lettura di questa meravigliosa sentenza, possiamo quindi concludere non solo che l’impianto argomentativo dei vari negazionisti che preparano ricorsi e sfruttano l’ignoranza del pubblico per paventare presunte irregolarità – quando non un vero e proprio dolo nella gestione della pandemia -, basandosi sul fatto che l’emergenza doveva essere gestita dalle Regioni o dagli Enti locali e non dallo Stato, è totalmente errata sul piano sia logico che giuridico – parole della Corte, non mie -, al punto che un’eventuale legge regionale in contrasto con una normativa statale sarebbe essa stessa illegittima; ma anche che, pur non essendosi pronunciata espressamente sul punto, di fatto la Corte Costituzionale dichiara legittimi i DPCM e in generale le modalità di gestione dell’emergenza da parte del Governo, quanto meno dal punto di vista giuridico e costituzionale.

Ma adesso, so per certo che i negazionisti che continuavano a dire “vedrai, vedrai appena la questione arriva alla Corte Costituzionale...” ora non si andranno certo a nascondere per la vergogna, ma inizieranno a dire che i giudici costituzionali sono tutti al soldo del sistema. Ma poco mi importa: io intanto incornicio questa sentenza e me la appendo in studio…

P.T.

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Per approfondimenti sulla questione dei DPCM, vi consiglio questo video: