Eccoci, per l’ennesima volta, a dover smentire un’altra “prova” della ormai celebre teoria del virus di laboratorio – come già fatto anche qui -: questa volta ci riferiamo al video del TG3 sul virus cinese creato in vitro, che ieri ha intasato pagine social e gruppi whatsapp.

Il video in questione è una puntata del programma “Leonardo” del 2015 – la trovate qui – che propone al minuto 5′ un servizio nel quale si parla di un esperimento in atto in Cina in cui i ricercatori stavano tentando di

innestare una proteina presa dai pipistrelli sul virus della Sars, la polmonite acuta, ricavato da topi” .

Facile a questo punto fare il collegamento mentale tra questo esperimento e l’attuale virus pandemico Sars-Cov-2, viste le numerose congetture che stanno girando ormai da tempo. Cerchiamo allora di capire se questi due virus possano avere qualcosa in comune.

L’articolo sarà diviso in due parti: nella prima farò il solito noioso fact checking – che il complottista salterà a piè pari perché tanto la scienza è tutta una fuffa e le notizie sono tutte manipolate -; nella seconda farò ciò che mi preme di più, ossia pormi le solite questioni logiche – che il complottista leggerà ma non sarà in grado di capire -.

Il video del TG3 sul virus cinese parla del Coronavirus?

Partiamo con l’analisi dei fatti.

Il laboratorio di Wuhan non è cinese

Cominciamo da un primo dato: il famoso laboratorio di ricerca di Wuhan, di tipologia BSL-4 e additato da tutti i complottisti come il responsabile della fuga di questo maledetto virus, non è un laboratorio cinese ma dell’OMS. Quindi, se davvero il virus del servizio del TG3 fosse il nostro Sars-Cov-2, esso non sarebbe frutto di una ricerca cinese ma di una dell’OMS. Perciò, a prescindere da ogni successiva considerazione, o il virus è stato creato dai cinesi, o è stato creato nel laboratorio di Wuhan; una cosa esclude l’altra.

Le analisi scientifiche sul Sars-Cov-2

Ma andiamo avanti. Come detto il video del TG3 sul virus cinese parla uno studio sperimentale vero, che potete trovare a questo link.

Come potete leggere dallo studio, con l’esperimento,

Tramite genetica inversa, viene generata e caratterizzata una chimera che esprime gli spike del Coronavirus SHC014, presente nei pipistrelli, in un Coronavirus SARS adattato ai topi.

La chimera in questione prende il nome di SL-SCH014-MA15, ed è in grado di infettare gli uomini usufruendo dell’enzima ACE2.

Ora, le questioni sono due.

La prima è che, come potete leggere in tutti gli studi svolti ad oggi sul Sars-Cov-2, i topi non c’entrano niente. Il virus è infatti un Coronavirus compatibile con quello dei pipistrelli o del pangolino, come possiamo leggere in questo passo dello studio pubblicato su Nature, che vi riporto testualmente con annesse citazioni bibliografiche:

As many early cases of COVID-19 were linked to the Huanan market in Wuhan1,2, it is possible that an animal source was present at this location. Given the similarity of SARS-CoV-2 to bat SARS-CoV-like coronaviruses2, it is likely that bats serve as reservoir hosts for its progenitor. Although RaTG13, sampled from a Rhinolophus affinis bat1, is ~96% identical overall to SARS-CoV-2, its spike diverges in the RBD, which suggests that it may not bind efficiently to human ACE27

Malayan pangolins (Manis javanica) illegally imported into Guangdong province contain coronaviruses similar to SARS-CoV-221. Although the RaTG13 bat virus remains the closest to SARS-CoV-2 across the genome1, some pangolin coronaviruses exhibit strong similarity to SARS-CoV-2 in the RBD, including all six key RBD residues21 (Fig. 1). This clearly shows that the SARS-CoV-2 spike protein optimized for binding to human-like ACE2 is the result of natural selection .

video del TG3 sul virus cinese

Si tratta dunque di un virus proveniente da un pipistrello o un pangolino, non da un topo.

La ricostruzione è condivisa anche da quest’altro studio, più recente, pubblicato su Science Direct, che ne illustra l’evoluzione genomica e analizza anche il meccanismo di aggressione del virus sulle cellule umane, e precisa che alla luce di queste analisi:

The genome of the SARS-CoV-2 has been reported over 80% identical to the previous human coronavirus (SARS-like bat CoV) [34].

video del TG3 sul virus cinese

In ogni caso, tutti gli studi ad oggi esistenti sul virus che sta scatenando la pandemia escludono la sua provenienza artificiale, come potete verificare anche in quest’altro studio pubblicato su Lancet e come ormai tutti gli esperti continuano a ripetere con assoluta sicurezza.

La seconda considerazione è che, anche a prescindere dagli studi qui citati, la questione specifica della riconducibilità dell’esperimento del video del TG3 sul virus cinese all’attuale Sars-Cov-2 è stata già effettivamente affrontata in quest’altro studio, il quale ha rilevato che il Sars-Cov-2

è indubbiamente distinto dalla chimera SL-CH014-MA15, con una differenza di > 6.000 nucleotidi lungo l’intero genoma

Insomma: è evidenza scientifica confermata il fatto che i due virus non siano affatto la stessa cosa, sia perché la ricostruzione genomica del Sars-Cov-2 ci porta ad altre conclusioni, sia perché questa perplessità è effettivamente venuta ai ricercatori, che l’hanno verificata ed esplicitamente esclusa.

Avvertenza: il fatto che voi non ci abbiate capito nulla di quanto appena spiegato non significa che queste cose siano false, significa solo che non sapete nulla di virologia quindi fareste bene a parlare d’altro e condividere gattini anziché questi video allarmistici…

Le smentite ufficiali

Se non bastasse la prova scientifica – e per i complottisti non basta – è il caso di precisare che sono stati la stessa RAI e la stessa rivista su cui è stato pubblicato quello studio cinese a smentire questa correlazione: come si legge in questo articolo del Corriere,

Lo stesso direttore della Testata giornalistica Rai, Alessandro Casarin, ha spiegato come il servizio del 16 novembre 2015 fosse «tratto da una pubblicazione della rivista Nature», ma che «proprio tre giorni fa la stessa rivista abbia chiarito che il virus di cui parla il servizio, creato in laboratorio, non ha alcuna relazione con il virus naturale (che causa) Covid-19»

La stessa smentita è poi stata pubblicata anche in questo articolo di Repubblica e, come sempre, ci ha pensato anche David Puente, in questo articolo di ieri, a spiegare la questione.

Le questioni logiche sul complotto

Abbandoniamo ora il fact checking e la virologia e facciamo delle considerazioni molto più terra terra.

Dove non arrivi con la competenza, puoi arrivare con la logica.

Paolo TuttoTroppo

Lo confesso, quando per la prima volta mi è stato girato questo video, l’ho trovato davvero inquietante: dico sempre che le coincidenze esistono su qualunque argomento, ma questa era davvero sconcertante. Forse che i complottisti alla fine avessero ragione?

Il pensiero mi è istintivamente balenato per la testa, ma poi – deformazione professionale – il Sistema 2 ha preso il sopravvento e ha iniziato a sottopormi delle questioni.

Dunque: se il TG3 nel 2015 ha parlato ampiamente di questo esperimento, significa che questo esperimento non era segreto. E se lo conoscevano i giornalisti italiani, di certo lo conoscevano anche i ricercatori di tutto il mondo, o quanto meno ne avevano sentito parlare. Soprattutto, se questo esperimento era pubblico e accessibile perfino al TG3, al punto che se ne conosceva nel dettaglio anche lo scopo e i suoi elementi, necessariamente doveva essere stato pubblicato da qualche parte.

Se così era, mi sono inevitabilmente chiesto: ma se questo studio era pubblico, revisionato e conosciuto dagli esperti del settore, come è possibile che una volta esplosa l’epidemia e sottoposto il Sars-Cov-2 all’analisi degli esperti, nessuno di loro si sia ricordato di questo studio? Voglio dire: se ne sono accorti i complottisti cercando su Google senza avere alcuna nozione in materia, possibile che nessuno delle centinaia di migliaia di esperti del campo si sia posto questo stesso problema?

Siccome la logica ha sempre ragione, con un po’ di pazienza lo studio l’ho trovato sull’articolo di Nature linkatovi anche più sopra.

E a quel punto mi sono chiesto: ma se è così, è possibile che nessuno di questi esperti sia andato a riesumare questo studio per verificare la corrispondenza tra i due virus? Se questo collegamento mentale lo hanno fatto i complottisti, come è possibile che non lo abbia fatto nessun esperto?

Cioè, posso capire che gli esperti cinesi, inevitabilmente complici di questa nefandezza, si siano guardati bene dal riesumare quell’esperimento; ma i ricercatori degli altri Paesi? I ricercatori americani, ad esempio, avrebbero avuto più di un interesse a verificare questa cosa e accusare pubblicamente la Cina, creando uno scandalo mondiale. Possibile che non lo abbiano fatto? Possibile che nessuno, neanche uno di quelle centinaia di esperti si sia attivato per verificare questa cosa?

La logica aveva ragione di nuovo, perché questa verifica, come visto, è stata fatta davvero, nello studio che linko nuovamente.

E qui già immagino l’obiezione complottista: ma la verità è che sono tutti d’accordo, mentono! Vogliono tutti nascondere la verità!

Tutti? Cioè non solo gli esperti cinesi – che lo posso capire – ma anche quelli di tutto il resto del mondo? Stiamo parlando di gente che si iscrive a Medicina, una facoltà che insegna a salvare vite… Possibile che tutti quelli che si iscrivono a medicina siano persone senza scrupoli pronte ad appoggiare complotti per lo sterminio mondiale? Possibile che neanche uno di loro abbia un senso di rimorso che lo spinga a parlare?

Possibile che di fronte a un virus come questo, che sta colpendo tutto il mondo, che mette a rischio la vita di ogni esperto e di ogni suo familiare, nessuno, neanche uno di questi esperti, neppure in punto di morte, neppure di fronte ai genitori o ai figli intubati all’ospedale, si decida a dire la verità? Nessuno tra centinaia di migliaia di ricercatori ha un minimo di empatia, di senso di giustizia, di buon senso, di rabbia o rancore? Nessuno che si opponga a questo piano di sterminio perpetrato da un Paese straniero ai suoi danni? Nessuno?

Come fa ad avere senso tutto questo?

La dovete smettere!

Infatti non ce l’ha e le prove le potete trovare, come le ho trovate io, proprio su internet.

Perché su internet, dove cercate voi “ricercatori indipendenti”, non ci sono solo le fesserie, ci sono anche le cose serie. Ma il vostro bias di conferma vi fa selezionare solo quello che volete, perché la verità è che voi non avete le prove che ci sia un complotto, voi volete che ci sia un complotto. Perché avete bisogno di un colpevole, perché non accettate che la natura sia molto più complessa, dura e crudele di quanto possa essere l’uomo, perché non capite niente di virologia ma pretendete una spiegazione, e siccome quella vera non la capite vi buttate su un’altra, più banale, che possiate capire, diffondere, denunciare, per sentirvi degli eroi.

Quindi vedete un video del TG3 su un virus cinese creato in laboratorio e saltate alla conclusione che volete perché vi piace quella conclusione, senza capirci niente di ciò di cui parlate e senza fermarvi a riflettere.

Se volete essere degli eroi, presentatevi come volontari alla Croce Rossa invece di condividere stronzate su Facebook.

La dovete smettere, davvero. Finché credete alla terra piatta mi potete fare pena e simpatia, ma adesso la gente sta morendo. Adesso avete rotto le palle.

P.T.