Viviamo sotto un costante bombardamento informativo che ci impone di imparare a fare un corretto fact checking verificando le notizie che leggiamo.
Nel mondo di internet e dei social in particolare è diventato ormai difficile riconoscere le notizie accreditabili dalle fake news, le fonti credibili da quelle che diffondono falsità e cialtronerie, le teorie scientifiche dalle fesserie prive di riscontro.
Questo accade non solo per l’elevato numero di informazioni che circolano sul web – spesso riprese anche da giornali e TV – ma anche per la sostanziale incapacità degli utenti di verificare le notizie. Le persone, infatti, sono generalmente ignoranti sulla stragrande maggioranza delle materie di cui sentono parlare, più spesso devono fare i conti col dilagante analfabetismo funzionale che limita prepotentemente il loro spirito critico e per queste ragioni si approcciano inevitabilmente a quelle notizie attraverso il filtro dei bias cognitivi. Tutto ciò impedisce un approccio razionale e riflessivo che consenta alle persone di verificare le notizie che legge sul web.
Per questo motivo, imparare dei sistemi e delle procedure per verificare le notizie costituisce oggi un requisito essenziale per imparare a muoversi nell’oceano selvaggio dell’informazione del web.
Con questa guida, mi propongo di fornirvi un vero e proprio Vademecum al quale potete riferirvi ogni volta che vi trovate di fronte ad una notizia dalla dubbia veridicità, segnalandovi una serie di semplici passaggi che tutti noi possiamo effettuare per fare Fact Checking.
Come verificare una notizia
La verifica di una notizia può essere svolto seguendo questi 13 semplici passaggi.
1. Sfruttare le pagine di fact checking
Il modo più rapido è certamente quello di consultare pagine e siti che si occupano di sbugiardare news; avere il like a pagine come Bufale.net o Butac è molto utile per restare sempre informato sulle varie notizie che vengono sbufalate da chi si occupa di fact checking senza doverlo fare noi ogni volta. Come primo passaggio, quindi, può essere sufficiente andare a verificare se quella determinata notizia non sia già stata verificata da quei siti.
Se questo non è possibile, se la notizia non è ancora stata verificata da quei siti oppure se non vi fidate neppure nei siti di fact checking, esistono comunque altri semplici sistemi che possiamo utilizzare da soli.
2. Verificare l’URL del sito
Innanzitutto, può essere utile verificare la fonte della notizia guardando il nome del sito sulla barra in alto: siti che riportano nell’URL nomi improbabili come “rettiliani”, “complottisti“, “controipoteriforti” “quellochenoncidicono”, sono chiaramente siti creati apposta per diffondere fake news e dunque non vanno ritenuti attendibili a prescindere dalla notizia in sé.
In tal caso, verificate eventualmente se quella notizia è riportata anche da altri siti/giornali accreditati, come specificato al punto 4.
3. Visionare le altre notizie dello stesso sito
Se l’URL appare “normale”, non è comunque detto si tratti sicuramente di un sito accreditabile; un altro sistema per capirlo è dare uno sguardo alle altre notizie proposte da quello stesso sito. Se sono tutte sensazionalistiche
o di tendenza complottista, è altamente probabile sia un sito di bufale. E’ infatti improbabile che una testata giornalistica seria si occupi solo ed esclusivamente di scoop incredibili e complotti contro l’umanità.
Verificare le notizie di quello stesso sito è quindi un altro modo per farsi un’idea della credibilità della fonte.
4. Confrontare l’esistenza della news sui siti accreditati
Se una notizia è particolarmente sensazionalistica o rivela uno scoop particolarmente forte, se è vera è altamente improbabile che le più note testate giornalistiche e televisive (La Repubblica, La Stampa, Il Corriere
della Sera, Il Sole24ore, i TG, ecc…), non la riportino. Per questo, è utile verificare se quella notizia è riportata anche da altre testate (e da quali) per capire se è plausibile o meno.
5. Cercare la notizia su Google
Un altro sistema utile per verificare le notizie è quella di cercarle su Google: basta cioè scrivere sul motore di ricerca gli elementi di quella notizia e vedere cosa esce fuori. Spesso si trovano già articoli che smentiscono la notizia o si può rilevare che la notizia è in realtà molto vecchia ed è stata dunque riciclata da qualche archivio. Inoltre, confrontare la notizia su altre testate ci permette di cogliere ulteriori aspetti che magari nella notizia “bufala” sono stati volutamente tralasciati o omessi per storpiarne il senso.
6. Controllare i dati
Quando la notizia riporta dati o statistiche, è molto utile andare a verificare quei numeri su siti che si occupano di statistica (primo fra tutti quello dell’ISTAT) così da verificarne la veridicità. Spesso le statistiche di queste notizie sono pompate, storpiate o inventate del tutto. Se i dati e i numeri non sono veri, molto probabilmente non lo è neppure la notizia.
7. Verificare la data della notizia
Verificare la data di una notizia è un altro sistema utile: spesso infatti le fake news vengono periodicamente riciclate e riproposte al pubblico, quindi verificare la data di pubblicazione originaria ci aiuta a capire se si tratta di una fake news “riscaldata” per un momento storico che può garantire click.
8. Controllare le intenzioni del divulgatore
Chi scrive fake news ha come scopo quello di fare click e condivisioni. Per questo, i siti fuffari o scrivono notizie che è necessario aprire per leggerle, o ti chiedono di “condividere se sei indignato”. Se questa è l’impostazione generale del sito, è altamente probabile si tratti di un sito di bufale.
9. Valutare titolo e testo della notizia
Le fake news sono diffuse da soggetti che non sono giornalisti, ed è quindi possibile che la notizia sia scritta male, con italiano scorretto o che presenti errori grammaticali o di sintassi. In questi casi, è molto difficile che provenga da un giornalista vero. Più ancora, le fake news sono progettate per attirare il lettore e per questo riportano titoli sensazionalistici o allarmistici: un sistema per individuarle è infatti vedere come è impostato il titolo. Titoli come “scoop incredibile!”, “allarme!”, “leggete subito prima che censurino!” e che fanno largo uso di punteggiatura (magari due o tre punti esclamativi) sono facili indicatori di una fake news.
10. Verificare l’origine delle immagini
Se la notizia riporta immagini pertinenti con il contenuto (soggetti coinvolti nella notizia, prove fotografiche, ecc…), può essere utile anche verificare l’origine delle stesse (facendo click col tasto destro sull’immagine): se si scopre che quell’immagine è presa da una vecchia notizia o pescata a caso da internet, è molto probabile che la notizia sia stata creata ad arte e quindi sia una fake news.
11. Valutare il contesto della notizia
Spesso le fake news non sono notizie inventate di sana pianta, ma notizie sensazionalistiche create decontestualizzando determinati accadimenti o dichiarazioni dal loro contesto originario, dando loro un significato diverso da quello che avevano in origine.
Mi viene in mente il famoso esempio della dichiarazione di Ilary Clinton che disse “gli USA hanno creato l’ISIS”, subito usata da molti siti fuffari per dimostrare il complotto per cui l’ISIS sarebbe in realtà un’organizzazione creata dagli USA per giustificare la guerra in Siria e Iraq. Quella frase era stata detta davvero, ma messa nel suo contesto prende tutt’altro significato: l’intervista era molto lunga e nella stessa la Clinton si lamentava del fatto che la scelta americana di muovere una guerra per procura, cioè finanziando i gruppi ribelli in loco anziché usare i propri soldati, ha contribuito alla creazione di gruppi che fingevano di voler combattere Assad per ottenere i finanziamenti, per poi portare avanti i loro propositi personali, come ha fatto appunto l’ISIS.
Per questo, andare a cercare la notizia originale per contestualizzare quelle dichiarazioni è certamente utile a comprendere meglio il significato delle stesse e capire se si tratta di una notizia pompata o volutamente storpiata per ottenere click o condizionare l’opinione pubblica.
12. Controllare le fonti della notizia
Quando un giornalista o un divulgatore diffonde una notizia, riporta necessariamente anche le fonti da cui l’ha presa. E’ assolutamente normale che chi diffonde una notizia che ritiene vera faccia il possibile per dimostrarne la veridicità, e il miglior modo per farlo è riportare le fonti di ciò che si sostiene.
Nessuno che abbia davvero prove della verità delle sue affermazioni ometterebbe questo particolare fondamentale, rendendo la sua notizia non credibile agli occhi altrui. Diffidate dunque degli articoli che non riportano fonti.
Ma attenzione: il semplice fatto che un articolo riporti delle fonti non è sufficiente a validare la notizia: è altresì necessario controllare quelle fonti per verificarne la validità. Capita infatti che le fonti citate parlino di altro, siano dei link “fasulli” oppure riportino alla stessa identica notizia, uguale parola per parola, segno che è stata semplicemente “copia-incollata” sul nuovo sito senza essere stata verificata. Quindi molto probabilmente è una bufala.
13. Chiedere agli esperti
Se anche con tutti questi sistemi non si è riusciti a capire se la notizia sia vera o meno, la cosa migliore da fare è interrogare un esperto del settore che possa delucidarci sulla plausibilità di quella notizia o fornirci ulteriori elementi per poterla verificare.
Fact Checking responsabile: occhio ai bias cognitivi!
Il presupposto più importante da cui partire per verificare le notizie è ricordarsi sempre dell’azione dei bias cognitivi, che ci inducono a ritenere a priori vera o falsa una notizia sulla semplice base della loro corrispondenza o meno ad determinati schemi già radicati nel nostro cervello. Per questo, il consiglio è quello di sforzarsi di svolgere queste operazioni e verificare le notizie soprattutto quando essere ci sembrano vere più ancora che rispetto a quelle che già ad una analisi superficiale ci appaiono false.
Prima di condividere una notizia che ha suscitato un noi una qualche reazione emotiva, confermando un qualche nostro pregiudizio o semplicemente per avvertire gli altri di qualcosa che avete letto, fermatevi qualche secondo, ragionate e provate a verificare le notizie che state leggendo.
La diffusione delle bufale può arrecare danni agli altri e alla società, e questa diffusione massiccia è responsabilità vostra prima ancora di chi quelle notizie le pubblica sul web. Per questo è importante imparare a sottoporre ad un corretto fact-checking le notizie che leggiamo.
P.T.
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