Altro giro, altra corsa. il 7 ottobre 2021 la CEDU boccia il ricorso contro il green Pass – di nuovo, lo aveva già fatto qui – promosso da un cittadino francese, Guillaume Zambrano, che aveva impugnato il provvedimento di fronte alla Corte Europea.
Il ricorso si fondava sul fatto che, secondo Zambrano, la legge sul Green Pass fosse di fatto un “escamotage” per obbligare alla vaccinazione; in questo modo, però, si ledeva l’integrità fisica dei cittadini, che sottoponendosi al vaccino avrebbero corso dei rischi sanitari. Inoltre, il Green Pass costituirebbe anche una ingerenza discriminatoria nella vita privata dei cittadini.
La decisione
La CEDU boccia il ricorso contro il Green Pass dichiarandolo irricevibile. Innanzitutto perché, come avevo già spiegato in questo apposito articolo, per adire la CEDU è necessario esaurire i ricorsi interni predisposti dallo Stato – in questo caso la Francia – ma Zambrano non ha mai adito i tribunali francesi neppure in primo grado. Quindi il ricorso è inammissibile.
In ogni caso, la CEDU ha anche fatto presente che Zambrano non avrebbe fornito alcuna prova della violazione dei suoi diritti umani, e cioè in che modo il Green Pass violerebbe la sua vita privata in modo “discriminatorio” e soprattutto in base a cosa la vaccinazione dovrebbe causare danni all’integrità fisica dei cittadini.
Ma c’è di più: Non solo la CEDU ha bocciato il ricorso contro il Green Pass, ma ha anche accusato Zambrano di aver abusato del suo diritto di ricorso alla CEDU, avendo organizzato e preparato, tramite l’associazione “No Pass” da lui stesso creata, ben 18 mila ricorsi tutti uguali al solo scopo di ingolfare i lavori della Corte.
E così, per l’ennesima volta la magistratura – italiana ed europea – ha dato un duro schiaffo alle tesi negazioniste. Ricordo infatti, per chi se le fosse perse, che ad oggi le sentenze che smontano le tesi negazioniste sono numerose:
- Una pronuncia cautelare della CEDU del 25 agosto 2021 che esclude danni dalla somministrazione del vaccino;
- 2 decreti monocratici del TAR Lazio di inizio settembre 2021 che dichiarano legittimo il Green Pass;
- una pronuncia del TAR Sardegna del 15 settembre 2021 che respinge il ricorso di 170 sanitari no vax;
- una pronuncia del TAR Friuli Venezia Giulia del 10 settembre 2021 che respinge il ricorso di due sanitari sospesi da lavoro perché non vaccinati;
- L’ormai celebre sentenza del Tribunale di Milano del 15 settembre 2021 citata dall’avv. Sandri che, a dispetto di quanto da lui affermato, conferma pienamente la legittimità della sospensione di un sanitario non vaccinato,
- L’altrettanto celebre sentenza della Corte Costituzionale del 22 settembre 2021, che ha dichiarato legittimi i DPCM, e della quale però non ci sono ancora le motivazioni quindi mi riservo l’analisi appena disponibili;
- Una ordinanza del Consiglio di Stato del 16 settembre 2021, che ha bocciato il ricorso dell’avv. Scifo.
Quelle che invece confermerebbero le loro tesi, le sto ancora aspettando.
E anche oggi, la dittatura sanitaria la svelate domani…
P.T.
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