E’ iniziata la campagna vaccinale contro il Covid-19 e le polemiche no vax non si arrestano: uno degli argomenti che più sento in giro riguarda l’esistenza di troppe reazioni avverse al vaccino, che ne dimostrerebbero la dannosità e giustificherebbero quindi il rifiuto (oltre ai soliti complotti improbabili).

In effetti, ogni giorno sentiamo, leggiamo o veniamo a conoscenza di reazioni avverse al vaccino, anche diverse al giorno. E’ inevitabile che la gente si spaventi, apprendendo queste notizie.

Ho deciso di scrivere un articolo su questo particolare aspetto perché costituisce una delle prove più evidenti di come l’analfabetismo funzionale riesca ad attivare i bias cognitivi al punto da soprassedere alle più elementari leggi matematiche; sarà anche l’occasione per rispolverare un bias in particolare: l’effetto framing, di cui avevamo già parlato in questo articolo.

Alcuni no vax mi hanno infatti scritto di non volere assolutamente fare il vaccino perché stiamo ormai arrivando ad almeno 10 notizie al giorno di vaccinati che hanno avuto reazioni avverse.

Certamente, dire “10 reazioni avverse ogni giorno” mette in allarme il nostro cervello. Questo è purtroppo uno dei problemi dell’effetto framing, ossia dell’interpretazione delle notizie in base al contesto e al modo in cui sono formulate.

Se infatti pensare a 10 reazioni gravi al giorno è allarmante, se invece si usassero dei banali calcoli matematici, senza farsi coinvolgere dall’emotività e dalla paura, emergerebbe come di allarmante non ci sia assolutamente nulla.

Il conteggio razionale delle reazioni avverse al vaccino

In Italia ad oggi sono state vaccinate circa un milione di persone (poco più) in un mese (poco meno).

Le reazioni avverse al vaccino Pfizer di una certa entità, come avevamo visto in questo articolo – e ricordando che si tratta di reazioni temporanee, tutte rientrate entro le 24 ore -, si verificano stando ai trial in un caso su 1.000/10.000.

troppe reazioni avverse al vaccino

Su un milione di vaccinati, un caso su 10000significa lo 0,01%, cioè – basta una calcolatrice – ad oggi circa 1.000 reazioni avverse.

Se dunque ad oggi siamo a 30 giorni di campagna vaccinale, questo significa 33 reazioni avverse al giorno.

Ed ecco che quel dato che sembrava allarmante ed enorme – 10 al giorno – diventa addirittura un dato sotto la media di 3 volte. Questo significa che di reazioni avverse ogni giorno ce ne sono il triplo di quelle che sentite, e nonostante questo è comunque tutto nella norma. Incredibile?

Troppe reazioni avverse o effetto framing?

Queste sono le conseguenze dell’effetto framing. Dire “ogni giorno abbiamo 10 nuove reazioni avverse” ha un effetto sulla nostra percezione del tutto opposto al dire “oggi su 30 mila vaccinati 29.990 non hanno avuto alcuna conseguenza“, oppure “oggi le reazioni avverse sono state 3 volte inferiori alle aspettative“. Eppure, in tutti e tre i casi sto dicendo assolutamente la stessa cosa.

Prima di lasciarvi tramortire da numeri decontestualizzati e titoli di notizie allarmistiche, ricordatevi sempre che il vostro cervello interpreta le cose in base al modo in cui sono dette e al contesto in cui sono inserite. Prima di saltare a conclusioni, avete però a vostra disposizione due armi infallibili: la matematica e la logica.

Lo so che i no vax sono rette parallele alla logica, ma il consiglio è rivolto a chi è semplicemente spaventato e non sa come orientarsi nel bombardamento informativo che subiamo ogni giorno, che può configurare quello che chiamo Effetto iceberg (qui un articolo per approfondire).

P.T.

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