La fatidica data del 3 luglio 2021 si sta avvicinando, e siamo tutti in trepidante attesa della prima udienza di fronte alla Corte Penale Internazionale dell’Aja che vedrà sul banco degli imputati Draghi e il suo Governo. Infatti, l’Italia è stata denunciata all’Aja!

Almeno, così continuano a sostenere alcuni esponenti dell’ala negazionista, in primo luogo il magistrato Angelo Giorgianni, titolare dell’associazione OMV (Organizzazione mondiale per la Vita) che a più riprese in questi mesi ha dichiarato di aver depositato formale denuncia alla Corte nei confronti dell’Italia, ma anche dell’OMS, della Pfizer e di altri governi sud americani.

Norimberga 2: da Fuellmich a Giorgianni

La vicenda Norimberga 2 si colorisce dunque di un nuovo aspetto; dopo le vicende dei mesi scorsi, che vedevano un gruppo di avvocati capeggiati da tale Fuellmich aver proposto questo tipo di denuncia ai danni di OMS, case farmaceutiche e addirittura il Papa, ricorso poi rivelatosi una mera denuncia “frivola e inammissibile” depositata presso la Corte dell’Ontario (nessuno è riuscito a capire perché lì e non alla Corte Penale Internazionale), e del quale avevo già ampiamente parlato in questo articolo, ecco che la questione della violazione dei diritti umani connessa alla pandemia e alla vaccinazione di massa torna a farsi sentire ma questa volta su iniziativa tutta italiana.

E’ proprio il Dott. Giorgianni, sui suoi canali social, ad aver lungamente promosso questa iniziativa ormai da inizio maggio.

Italia denunciata all'Aja

A seguito dei vari sbufalamenti ricevuti circa la reale esistenza di questa causa, come vedete Giorgianni ha risposto accusando i debunker di essere al soldo del sistema per dire falsità e confermando al contrario che la causa esiste davvero: il ricorso è stato veramente depositato e, anche se il 3 luglio l’udienza di fronte alla Corte Penale Internazionale l’avremmo inventata noi debunker per screditare la storia e scoraggiare i paladini della giustizia, l’Italia è stata denunciata all’Aja sul serio.

Ora, partendo dal presupposto che l’udienza del 3 luglio 2021 è stata citata non dai debunker ma dai siti di disinformazione, come Byoblu ma anche tanti altri, e che sono gli stessi negazionisti a ritenerla vera, cerchiamo comunque di verificare sia l’esistenza dell’udienza che della causa in generale.

L’Italia è stata denunciata all’Aja? Le verifiche

Per capire cosa ci sia di vero, mi sono messo a cercare le fonti. In effetti, a partire dal 2 maggio sono numerose le testate e i blog che hanno parlato di questa denuncia per crimini contro l’umanità a carico del Governo italiano (qui la notizia originale, e qui e qui due altri articoli che hanno fatto da eco); tuttavia, nessuna di essere riporta il testo del ricorso, ma al massimo semplici comunicazioni prive di contenuto; oltretutto, tutte le testate riportano l’articolo con le stesse parole, chiaro segno che si tratta di un reciproco copia e incolla tra tutti, senza alcuna altra fonte di riferimento.

Ma dopo lunghe ricerche, finalmente sono riuscito a trovare il testo integrale della denuncia, grazie – diamo a Cesare quel che è di Cesare – al sito di ByoBlu, unico a riportarne il link.

La suddetta denuncia – che vi riporto qui – consta di 17 pagine e le doglianze sono sostanzialmente le medesime già proprie dell’altro presunto ricorso, quello di Fuellmich, che nel merito avevo già ampiamente analizzato in questo articolo.

Ma come detto non è il merito a interessarmi questa volta, bensì verificare se l’Italia è stata denunciata all’Aja sul serio e soprattutto se davvero, tra meno di 15 giorni, si terrà questa fantomatica udienza, e comunque se mai ne sia in previsione una.

Quanto al primo aspetto, il testo della denuncia esiste davvero, ma non riporta alcuna data, alcun timbro di deposito né alcuna altra prova che sia stato realmente depositato presso il Procuratore della Corte Penale Internazionale. Dunque, per capire se la causa esista davvero, ho fatto l’unica cosa logica: l’ho cercata sul sito ufficiale della Corte.

Esiste la causa presso la Corte Penale Internazionale?

Piccola premessa: come potete verificare sul sito della Corte, essa prevede una procedura che si disloca sostanzialmente in 3 fasi:

  • un’esame preliminare del caso segnalato, volto a verificare la reale sussistenza dei presupposti per confermare la competenza della Corte e la necessità di avviare indagini;
  • le indagini, volte a configurare il reato, individuare il reo e quindi avviare il procedimento;
  • il procedimento vero e proprio.

Orbene, non essendo poi tantissime le cause pendenti di fronte alla Corte, è bastato scorrerle tutte, per ognuna delle tre fasi, e capire se tra essere figurasse pure una causa o un qualche procedimento avviato che dimostrasse che l’Italia è stata denunciata all’Aja.

  • Come potete verificare cliccando qui, i casi attualmente pendenti di fronte alla Corte sono 30, nessuno dei quali coinvolge l’Italia, la Pfizer, Draghi, Speranza o chicchessia;
  • Cliccando invece sulle indagini in corso, scopriamo che le stesse sono attualmente 14, nessuna delle quali coinvolge l’Italia (trovate perfino la mappa con i Paesi interessati in blu);
  • Quanto agli esami preliminari, essi sono 13 e, di nuovo, nessuno riguarda l’Italia o soggetti legati alla gestione pandemica (anche qui trovate una mappa con i paesi interessati in azzurro).

Peraltro, come si può leggere sullo stesso sito con riguardo alle procedure previste, è la stessa Corte a stabilire che la prima eventuale udienza del procedimento segue necessariamente all’esame preliminare e alle indagini: infatti, solo a seguito della chiusura delle indagini viene fissata un’udienza tra le parti (la c.d. fase di Pre-Trial) all’esito della quale i giudici decideranno se “rinviare a giudizio” o meno gli imputati.

Quindi, se davvero ci fosse già un’udienza al 3 luglio (o in qualunque altra data), significherebbe che le fasi preliminari e di indagine sarebbero già state svolte. Ma come visto, non risulta da nessuna parte una causa all’Italia – o dell’OMS, o della Pfizer – né in fase preliminare né in fase di indagine.

A scanso di ogni equivoco, potete comunque provare voi stessi ad andare sul motore di ricerca del sito e cercare parole come “Italy”, “Draghi”, “Speranza”, “OMS”, “Pfizer” e qualunque altro soggetto indicato nel ricorso di Giorgianni (spoiler: io l’ho già fatto e non escono risultati).

Italia è stata denunciata all'Aja

Se ciò non vi bastasse, quello che ancora potete provare a fare è scorrere la sezione notizie del sito, dove vengono pubblicate tutte le novità sulle cause in corso. Quindi, se ci fosse stato un deposito della denuncia, un rinvio, un’udienza, una decisione o un’archiviazione relativamente alla causa in questione, certamente risulterebbe in quella sezione. Ma come potete constatare, a partire da aprile 2021 a giugno 2021 non risulta alcuna notizia relativa a questa fantomatica causa.

Italia è stata denunciata all'Aja

Quindi, caro Dott. Giorgianni, i debunker di regime vorranno anche negare l’esistenza della denuncia solo per “distruggere le sue aspettative e indurre i cittadini alla resa“, ma di fatto questa causa alla Corte Penale Internazionale non esiste. Chiaramente, ben potrà Giorgianni fornire una qualche prova dell’esistenza di questa causa attraverso qualche documento ufficiale della Corte certamente in suo possesso, così da zittire per sempre i servi del sistema. Il sottoscritto non vede l’ora.

Ma fino ad allora: l’Italia è stata denunciata all’Aja? Secondo la stessa Corte Penale Internazionale no.

P.T.