Circola in questi giorni su diversi blog e testate la notizia in base alla quale un gruppo di avvocati e di medici avrebbe denunciato l’OMS per crimini contro l’umanità, relativamente alla somministrazione del vaccino Covid-19.

L’iniziativa sarebbe stata presa dall’avv. Reiner Fuellmich e, come si può leggere in uno degli articoli che parlano della faccenda, lo scopo della denuncia sarebbe quella di far condannare alla pena di morte i responsabili della gestione pandemica sulla base di:

  • FRODE per utilizzo improprio dei test PCR con numeri di cicli inappropriati, con un 90% di casi covid che vengono così invalidati;
  • FRODE per diagnosi di morte associate falsamente al covid-19;
  • VIOLAZIONE dell’art. 32 del della Convenzione di Ginevra del 1949, sull’utilizzo di “vaccini” sperimentali”: «vietate la mutilazione e gli esperimenti medici o scientifici non resi necessari dal trattamento medico di una persona protetta». Ed ancora, art. 147: «condurre esperimenti biologici su persone protette è una grave violazione della Convenzione»;
  • VIOLAZIONE di tutti e 10 i “Codici di Norimberga”.

Sulla questione ci sono molte cose da dire, e mi riservo di trattare i diversi argomenti in altri articoli; primo fra tutti il fatto che questa denuncia esista davvero, circostanza di cui ha già parlato anche Butac in questo articolo, dato che, come rilevano loro, sul web l’unica fonte diretta sarebbe questo documento, attribuito proprio a Fullemich, che però non ha affatto l’aria di un ricorso (non ha carta intestata, non ci sono formalità, ecc…)

In questa sede, però, ho ritenuto necessario svolgere una piccola analisi preliminare per valutare le fattispecie del Codice di Norimberga che si presumono violate e capire in base a cosa abbiano denunciato l’Oms per crimini contro l’umanità.

Codice di Norimberga n. 1: Il consenso volontario è essenziale

“Invece nessuno informa dei danni che i vaccini possono causare, blocchi, restrizioni o limitazioni della libertà discriminano chi non vuole accettare di inocularsi questa terapia genica”

Che nessuno informi dei danni che possono essere causati dai vaccini è, ovviamente, una fesseria cosmica riscontrabile da chiunque, dato che ogni giorno si legge su internet di presunti effetti collaterali, trombosi, gente che sviene, vaccini sospesi, verifiche avviate, ecc… Del resto, tutti i Paesi del mondo stanno svolgendo un’assidua opera di monitoraggio che, mese per mese e settimana per settimana, aggiorna i dati con il numero delle segnalazioni e la sua tipologia – si veda ad esempio l’ultimo Report AIFA -.

Codice di Norimberga n. 2: Produrre risultati fruttuosi non procurabili con altri mezzi

“Esistono trattamenti medici che curano il covd19, senza dover ricorrere all’utilizzo di una terapia genica sperimentale”

Curioso che, su questi presunti 10 mila medici, non ce ne sia nemmeno uno che si sia accorto che il vaccino non è un’alternativa alla terapia, ma uno strumento complementare il cui scopo non è quello di curare i malati ma di impedire ai sani di ammalarsi e contagiare. Il contenimento dell’epidemia non può essere raggiunto con risultati “più fruttuosi” attraverso altri mezzi, che non siano un lockdown generale. Le terapie non fermano la curva epidemica, guariscono solo chi si è già ammalato.

Al di là del fatto che queste presunte terapie assolutamente efficaci ad oggi non ci sono, quand’anche ci fossero non sarebbero comunque utili a scongiurare il danno principale di questa epidemia, ossia la saturazione degli ospedali e il collasso del sistema sanitario. Se anche hai una cura ma i malati sono troppi, non riesci a curarli tutti, quindi il sistema collassa lo stesso.

Codice di Norimberga n. 3: Esperimenti di base sui risultati della sperimentazione animale e sulla storia naturale della malattia

“Non sono stati effettuati test sugli animali, ma si sta procedendo alla sperimentazione direttamente sull’uomo”

Questa è una dichiarazione palesemente falsa. Come dimostra questo articolo de Il Post – con tutte le relative fonti ivi indicate – la sperimentazione animale è stata essenziale per lo sviluppo di tutti i vaccini contro il Coronavirus. La consapevolezza dell’avvenuta sperimentazione animale è tale che se n’è parlato perfino in Senato. Potete verificare in questo video della seduta del 2 dicembre 2020:

Perfino la LAV (quindi non certo un’organizzazione asservita a Big Pharma), in questo documento, ha dichiarato di essere

scioccata dal numero di test sugli animali nella ricerca contro SARS-COV-2, segnalato in tutto il mondo, dagli Stati Uniti, alla Cina, Canada, Australia e in tutta Europa, ricorrendo a primati, criceti, furetti, topi e gatti.

Codice di Norimberga n. 4 e 5: Evita tutte le sofferenze e le lesioni non necessarieNessun esperimento da condurre se c’è motivo di pensare che si verificheranno lesioni o morte

“Secondo le fonti ufficiali, vi sono stati in America 4.000 decessi e 50.000 danneggiati da vaccino, in Europa 7.000 decessi e 365.000 danneggiati”

Numeri a casaccio. Non si comprende da quale documento si dovrebbero evincere questi 4.000 decessi in USA e 7.000 in Europa a causa del vaccino, infatti non sono citate fonti. Per capire se si tratta di numeri plausibili, affidiamoci a quanto risulta ad oggi per l’Italia.

Il Rapporto AIFA citato sopra parla, a fine di aprile, di 4 morti per tromboembolia su 18 milioni di somministrazioni, e circa 200 decessi occorsi a seguito di vaccinazione, la cui correlazione è ancora da accertare (perché la farmacovigilanza segnala tutto a fini statistici, quindi se un anziano fa il vaccino e la settimana dopo muore di infarto, comunque viene segnalato e rientra nelle statistiche, salvo successive verifiche specifiche sulla correlazione. Per ogni approfondimento rimando a questo articolo). Ma se anche fossero correlati: se su 7.000 decessi in Europa, l’Italia (secondo Paese in Europa per numero di abitanti) ne ha solo 200, significa o che i nostri vaccini sono diversi da quelli che fanno altrove, oppure che gli italiani sono immortali.

Quanto ai “danneggiati” da vaccino, di nuovo i numeri sono sparati a caso. Si legge espressamente nel rapporto AIFA che, per quanto riguarda l’Italia,

“Nel periodo considerato sono pervenute 56.110 segnalazioni su un totale di 18.148.394 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 309 ogni 100.000 dosi), di cui il 91% sono riferite a eventi non gravi, che si risolvono completamente, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari”.

Rapporto Sorveglianza AIFA

Le segnalazioni gravi, invece,

“corrispondono all’8,6% del totale, con un tasso di 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione”.

Rapporto Sorveglianza AIFA

Anche in tal caso, le reazioni gravi – ossia quell’8,6% – sarebbero meno di 5 mila in Italia, dei quali appena l’1% comportano decesso, invalidità o pericolo di vita (figura 6 del Rapporto), ossia quelle condizioni che giustificherebbero la dicitura “danneggiati da vaccino“. Quindi ci si chiede come possano essere ben 365 mila in tutta Europa, se non ammettendo, di nuovo, che gli italiani sono dei Cyborg.

Codice di Norimberga n. 6: il rischio non dovrebbe mai superare il vantaggio

“Il covid19 ha un tasso di recupero del 98-99%, mentre l’utilizzo della terapia genica, in base a deceduti ed affetti da danni collaterali supera di gran lunga questo rischio”.

Sempre limitandoci a guardare i numeri e i dati anziché cifre sparate a casaccio da blog scelti altrettanto a casaccio, il Covid-19 ha una letalità dell’1-2%, mentre il rischio di morte per vaccino attualmente si assesta intorno allo 0,000001% (i dati AIFA segnalano lo 0,38% di decessi sul numero di segnalazioni avverse, quindi 212 su 56.000. 212 decessi su 18 milioni di vaccinati è poco più dello 0,000001%… E si ricorda che si tratta di decessi segnalati a seguito di vaccinazione, ma di cui non è confermata la correlazione).

L’ospedalizzazione causata dal Covid-19 è invece del 5% circa, mentre l’ospedalizzazione causata dal vaccino, ad oggi è inferiore allo 0,0001% (i dati AIFA segnalano l’ospedalizzazione nell’1,82% dei casi di eventi avversi – gravi e non -, ossia 1.019 persone su 56.000. Su 18 milioni di vaccinati, 1019 sono, appunto, meno dello 0,0001%).

Quindi direi che, calcolatrice alla mano, i benefici superano i rischi di diversi ordini di grandezza.

Codice di Norimberga n. 7: La preparazione deve essere fatta anche contro la possibilità remota di lesioni, invalidità o morte

“Tutte le fasi pre-immissione normali per un vaccino sono state saltate. Gli studi su questa sperimentazione alla fase 3 non termineranno prima del 2022/2023. I vaccini sono stati approvati in virtù di un’emergenza ed imposti ad una popolazione disinformata”.

Se i vaccini non avessero ancora superato la fase 3, non potrebbero semplicemente essere in commercio. La commercializzazione prevede necessariamente la chiusura delle tre fasi di sperimentazione, sulle quali si basano le autorità di vigilanza per autorizzare o meno la vendita. I vaccini Covid-19 non hanno saltato nessuna fase di sperimentazione, ad essere stata saltata è stata la burocrazia e tutte le fasi di contorno in virtù dell’emergenza in corso. Inoltre, la sperimentazione in fase 3, oltre a non essere affatto ancora attiva, ha visto coinvolti un numero di volontari 10 volte superiore al normale (come potete leggere nelle risposte dell’AIFA alle faq). Quindi sono addirittura più sperimentati degli altri, non meno.

Codice di Norimberga n. 8: La sperimentazione deve essere condotta da persone scientificamente qualificate

“Solo politici, media e attori affermano che questo vaccino è sicuro ed efficace. Pochi dottori nemmeno specialisti nel settore. La propaganda non è scienza medica”.

Trovo davvero esilarante che un’affermazione del genere sia scritta in un ricorso che pretende sia denunciato l’OMS per crimini contro l’umanità; nemmeno mio figlio di 3 anni scriverebbe una cosa simile.

In pratica, secondo questi 10 mila medici, i vaccini sono considerati efficaci non per i trial, le evidenze sottoposte alle autorità di vigilanza, i dati che continuano ad arrivare dalla vigilanza stessa, ma perché lo dicono Draghi nei comizi e la D’Urso in TV.

Va bene, ottima argomentazione giuridica per far condannare a morte i vertici di una delle organizzazioni internazionali più grandi del mondo…

Codice di Norimberga n. 9: chiunque deve avere la libertà di portare a termine l’esperimento in qualsiasi momento

Nonostante le proteste di oltre 85.000 medici, infermieri, virologi ed epidemiologi, l’esperimento è ancora in corso, oltre al fatto che si stiano forzando cambi di legislazione per rendere conformi questi cd. vaccini.

Gli 85 mila medici direi che si sono svegliati un po’ tardi dato che, come visto, l’esperimento è finito da almeno 9 mesi. E comunque, questo articolo specifico riguarda il fatto che la persona sottoposta alla sperimentazione possa interrompere la sua partecipazione quando vuole, e non che un medico a caso possa imporre a terzi la sua volontà di interrompere o meno un esperimento altrui!

Codice di Norimberga n. 10: lo scienziato deve portare a termine l’esperimento in qualsiasi momento se esiste una probabile causa che provochi lesioni o morte

È chiaro, visionando i dati statistici, che questo esperimento sta provocando morti e lesioni, ma tutti i politici, le compagnie farmaceutiche e i cosiddetti esperti non stanno facendo alcun tentativo per impedire a questo esperimento di terapia genica di infliggere danni a un pubblico disinformato.

E’ invece chiaro, visionando i dati statistici, che questa denuncia è pura fuffa, ideata per traviare la mente dei creduloni e far trovare un po’ di notorietà a chi l’ha redatta (e sempre che lo abbia fatto davvero, perché una fonte a riguardo non si trova da nessuna parte), sparando cifre a caso, concetti a caso, e affermazioni banali e infantili alle quali è però facile abboccare quando sei totalmente disinformato sull’argomento.

Denunciato l’OMS per crimini contro l’umanità: ma è vero?

Insomma: che il fatto che qualcuno abbia davvero denunciato l’OMS per crimini contro l’umanità sia vero o no, se questo è il contenuto della denuncia siamo certi che il tribunale competente al più potrà usarla per pareggiare le gambe della scrivania dove lavorano i suoi giudici.

In effetti, altre domande restano aperte: questo ricorso con quale si sarebbe denunciato l’OMS per crimini contro l’umanità esiste davvero? E quale sarebbe il Tribunale competente? Alcuni articoli parlano espressamente di un’udienza già fissata per il 3 luglio: ma di fronte a chi? Non è dato sapersi, ma noi stiamo indagando…

P.T.