Il tema “ambiente” è forse la questione più impellente che l’essere umano si sia mai trovato a dover affrontare e ormai da decenni scienziati e opinione pubblica si interrogano su un quesito: il surriscaldamento globale è causato dall’uomo?

Soprattutto in questi ultimi tempi il tema è alla ribalta dell’opinione pubblica, anche grazie alla campagna che Greta Thunberg sta portando avanti in tutto il mondo occidentale per sensibilizzare sul problema.

Una stimolazione dell’opinione pubblica che, come sempre accade sui temi sensibili, ha finito per portare alla polarizzazione e alla nascita di due correnti: da un lato chi sostiene quella battaglia, dall’altra chi la denigra e ne sminuisce l’importanza.

Ma non è di Greta e della sua campagna che intendo parlare, bensì solo ed esclusivamente dei dati scientifici a nostra disposizione. Perché, come ho cercato di spiegare più volte, sono i dati scientifici l’unico elemento su cui dobbiamo basarci per stabilire se il surriscaldamento globale è causato dall’uomo o meno; non le campagne social, le interviste a presunti esperti, le opinioni di soggetti a caso sul web e in TV.

E invece, troppo spesso chi si schiera contro il ruolo antropico nell’aumento delle temperature lo fa proprio sulla base di luoghi comuni, affermazioni lette a caso sul web e presunti studi che vengono spesso citati ma mai mostrati (perché questa gente non li ha nemmeno letti, ovviamente).

Trattandosi di un tema importante e sensibile, ho così cercato di fare chiarezza provando a riassumere quali siano le ragioni scientifiche dei pro e quelle dei contro, guardando unicamente alle evidenze scientifiche e senza perdermi in polemiche sterili.

Secondo i dati scientifici, il surriscaldamento globale è causato dall’uomo?

Vediamolo.

Cosa dicono le analisi scientifiche

Per fornire una esaustiva analisi dei dati mi baserò sull’impostazione di questo breve ma completo video (qui il link) della pagina “Chi ha paura del buio?“, che ringrazio per il lavoro fatto e per le fonti suggerite. Riassumiamo allora le considerazioni fatte da Matteo Miluzio nel video prima di andare ad analizzare i dati da lui proposti.

Perché la scienza attribuisce all’uomo l’aumento delle temperature? In effetti, le possibili concause del surriscaldamento globale sono diverse ed è necessario tenerle in conto tutte prima di additare l’uomo come colpevole. Ma gli scienziati, a differenza dei sedicenti esperti che invadono i social, non saltano a conclusioni a caso senza fare le dovute controverifiche; per poter dire quale tra tutte le cause incida maggiormente sul riscaldamento globale è necessario fare studi su ognuna di esse, elaborando dei risultati che possano essere poi confrontati tra loro.

Questo ovviamente è stato fatto, perché è così che funziona il metodo scientifico: e i risultati sono i seguenti.

L’innalzamento delle temperature

Cominciamo con fornirvi il grafico di base su cui ragionare, ossia quello che individua l’aumento delle temperature nell’ultimo secolo e mezzo.

il surriscaldamento globale è causato dall'uomo

Si tratta di dati che non sono stati ovviamente presi a caso o tirati a indovinare, ma sono invece il frutto di studi di comprovata affidabilità e dell’analisi incrociata di tutti i rilevamenti delle principali agenzie di ricerca del settore di tutto il globo, come potete vedere da quest’altro grafico.

il surriscaldamento globale è causato dall'uomo
Grafici delle principali agenzie sul clima a confronto

Osservando i rilevamenti, nell’ultimo secolo la temperatura media è stata in costante aumento, con una particolare impennata – che non ha precedenti a memoria d’uomo – a partire dal secondo dopoguerra (dagli anni ’60 in particolare). Questo è un dato incontrovertibile in quanto confermato da tutti i rilevamenti svolti da ogni parte del mondo.

Ma come facciamo a sapere che non ha precedenti? Come fanno gli scienziati a dirlo se gli strumenti tecnologici per rilevare le temperature esistono da pochissimo, rispetto alla storia umana?

Perché la geologia ci consente di stimare le temperature anche di migliaia di anni fa analizzando le rocce, gli strati geologici e gli stessi ghiacci con operazioni di carotaggio. Se volete saperne di più, eccovi un articolo molto preciso del CICAP su questo tema. I dati, quindi, sono affidabili e non sparati a caso come molti pensano (solo perché non sanno niente dell’argomento).

I fattori che possono incidere sull’innalzamento delle temperature

Individuato il grafico sull’innalzamento delle temperature, passiamo ad analizzare le possibili cause di quell’aumento repentino.

In generale, i principali fattori che possono incidere sull’innalzamento delle temperature, e che quindi vanno paragonati al cambiamento climatico per individuare possibili correlazioni, sono:

  • attività vulcanica: le eruzioni vulcaniche comportano emissioni di sostanze che, a causa della rifrazione dei raggi solari, contribuiscono a riscaldare l’atmosfera;
  • attività solare: ovviamente, l’attività del sole ha sicuramente un ruolo nel riscaldamento globale a causa dell’irradiazione solare;
  • aerosol: si tratta dell’emissione di gas nell’atmosfera capaci di riflettere la radiazione solare;
  • emissioni di gas serra: ossia, appunto, il fattore che ci induce a ritenere che il surriscaldamento globale sia causato dall’uomo.

Quanto incidono queste cause sull’aumento delle temperature, in base ai rilevamenti? Vediamo alcuni grafici.

1. L’attività vulcanica

Cominciamo dal grafico relativo all’attività vulcanica dell’ultimo mezzo secolo.

il surriscaldamento globale è causato dall'uomo

Come vedete, il grafico è oscillante ma piuttosto stabile, non registrando un particolare aumento o una particolare diminuzione; come tale è assolutamente incompatibile con l’impennata di temperature avuta dagli anni ’60 in poi. Dunque, l’attività vulcanica non può essere individuata come causa del surriscaldamento globale di questi ultimi 70 anni.

2. L’attività solare

Vediamo invece questo grafico che mette in rapporto l’aumento delle temperature con l’andamento dell’attività solare.

Come potete notare, alla sensibile diminuzione dell’attività solare media, a partire dagli anni ’40, corrisponde invece un repentino aumento delle temperature. Quindi i due fattori non sono correlabili ed anzi contrastano tra loro.

Non a caso, le stesse stime sull’aumento delle temperature fatte dai modelli che hanno preso come riferimento l’attività solare, si sono rivelate sbagliate, segno che vi sono altri fattori che incidono su quei cambiamenti che con la sola attività solare non sarebbero giustificabili, come vedete da quest’altro grafico.

Al contrario, le stime sono coerenti solo fino agli anni ’50-60, il che è un chiaro segno che a partire da quella data qualcos’altro ha necessariamente influito su quei cambiamenti.

3. Le emissioni “aerosol”

Quanto invece alle emissioni di sostanze “aerosol”, sulla base dei dati ricavati da questo studio, il rapporto tra le stesse e l’aumento delle temperature è indicato dal grafico qui sotto:

Vedete una correlazione? Esatto: no. L’andamento è del tutto avulso dall’aumento medio delle temperature terrestri. Quindi, neppure questo fattore è correlabile col global warming.

4. I gas serra

E veniamo finalmente all’analisi dei gas serra. In che rapporto sta il grafico sulla produzione di Co2 con quello dell’aumento delle temperature? Giudicate voi.

Giudicate anche da quest’altro grafico.

La sovrapponibilità delle due linee è semplicemente impressionante; sembrano quasi due espressioni dello stesso grafico. La curva delle emissioni gas serra aumenta con la stessa identica inclinazione dell’andamento delle temperature, registrando entrambe un’impennata proprio a partire dalla seconda metà del secolo scorso.

Peraltro, come visto, nessuna delle altre cause individuate ha un andamento così simmetrico con l’innalzamento delle temperature; anzi, nelle altre ipotesi i grafici non erano neppure parzialmente sovrapponibili e in alcuni casi addirittura opposti. Solo le emissioni di Co2 seguono pedissequamente l’andamento delle temperature.

Coincidenze?

Il surriscaldamento globale è causato dall’uomo? Chi non è d’accordo

Per quanto tutti i risultati delle analisi e degli studi qui riportati siano chiari e incontrovertibili per il 97% della comunità scientifica mondiale del settore, ovviamente c’è sempre qualcuno che non è d’accordo e che evidentemente considera questa stupefacente simmetria solo una coincidenza. Così facendo, dà adito ai vari pseudoscientisti e laureati all’università della vita di mettere in dubbio simili evidenze.

Quanto valgono scientificamente queste voci contrarie?

Premetto che il fatto che esista uno sparuto gruppo di esperti “controcorrente” non è una prova di nulla, visto che nel mondo esistono medici che considerano i vaccini dannosi, altri medici che considerano l’omeopatia una cura efficace, storici che negano l’olocausto; comprendo però anche che la quantità può essere un indizio, ma non per forza una prova definitiva.

Quello che conta è infatti la qualità degli studi e della competenza specifica di coloro che sostengono la “controteoria“. Proviamo allora a capire insieme chi siano i negazionisti dell’apporto umano ai cambiamenti climatici e cosa dicano esattamente.

Chi sono i negazionisti del surriscaldamento globale?

Gira da settimane, in particolare, la notizia di una petizione (che trovate qui) firmata da 500 scienziati, secondo i quali il fatto che il surriscaldamento globale sia causato dall’uomo sarebbe un’idiozia non verificata. Ovviamente, questa sola notizia è stata più che sufficiente per rafforzare nei negazionisti da bar il loro bias di conferma e la loro voglia di fare la voce “fuori dal coro” per sentirsi importanti. Pur senza avere alcuna competenza in merito ed anzi senza neppure essersi presi la briga di leggere la petizione e informarsi sui suoi promotori.

E allora facciamolo noi: chi sono questi “scienziati” e cosa dicono esattamente?

I promotori della petizione

Tanto per cominciare, la petizione parla di questi 500 esperti e tuttavia non è dato sapere chi essi siano; è piuttosto insolito che chi vuole sostenere una teoria che ritiene solida e comprovata si guardi bene dal metterci la faccia, non trovate?

Ci sono tuttavia i nomi dei promotori, 13 soggetti in tutto. Chi sono? Climatologi, ambientalisti, esperti del settore?

Non esattamente. Come verificato dal giornale Open in questo articolo, si tratta di un ingegnere (che lavora per la Shell…ma dai?), due geologi, un giornalista, un consulente energetico di società estrattive (ma dai…?), il Presidente di una società che difende l’uso del carbone fossile (ma dai…?), due filosofi, un produttore di vini, un biologo, un chimico, un ereditiere, un matematico e (finalmente!) un climatologo: tale Richard Lindzen.

Ovviamente, nessuno di loro ha mai prodotto una sola pubblicazione scientifica sull’argomento, il che significa che la loro convinzione non è basata su alcuna esperienza, competenza, analisi o studio di sorta.

Nessuno a parte Lindzen, che è però già conosciuto nell’ambiente come negazionista e peraltro è già stato criticato in più occasioni per la fallacia e la superficialità di certe sue argomentazioni sul clima.

Cosa dice la petizione

Una superficialità, quella del nostro esperto, che sembra emergere anche nella stessa petizione, che afferma già nella sua introduzione tutta una serie di amenità ed errori grossolani

Nella stessa, infatti, non solo non viene riportata alcuna tesi specificaalcuno studio ma solo una serie di congetture e affermazioni prive di riscontro, ma il contenuto presenta in molti casi errori banali sul lato tecnico. Inoltre, la petizione non riporta alcuna fonte scientifica, neanche una.

Ma vediamo meglio il contenuto di questa petizione (per maggiori dettagli, vi rimando a quest’altro video che la commenta).

“Le temperature non sono aumentate in modo anomalo”

Ad esempio, la petizione si basa sul presupposto che

«La piccola era glaciale si è conclusa solo di recente, intorno al 1850, quindi non sorprende che oggi stiamo vivendo un periodo di riscaldamento. Il caldo, intanto, cresce con un ritmo inferiore alla metà di quanto era stato inizialmente previsto e meno della metà di ciò che ci si poteva aspettare».

Un’affermazione che, come visto dai grafici precedenti, appare superficiale, non circostanziata e non corrispondente alla realtà specifica, dal momento che non tiene conto del fatto che l’aumento delle temperature non è affatto “un normale periodo di riscaldamento susseguente ad una era glaciale“, ma anzi un aumento che ha subito un’impennata del tutto anomala proprio a partire dagli anni ’60, in coincidenza con l’aumento della produzione di gas serra. Circostanza di cui abbiamo prove incontrovertibili e che quindi è abbastanza grave che venga ignorata con tanta superficialità da un climatologo.

“La Co2 fa bene”

E poi ancora:

«La Co2 non è un inquinante. È anzi essenziale per tutta la vita sulla Terra. La fotosintesi è una benedizione. Più Co2 fa bene alla natura, rende il globo verde: l’aggiunta di anidride carbonica nell’aria ha portato ad un aumento della biomassa vegetale globale. È anche buono per l’agricoltura, aumentando i raccolti in tutto il mondo».

Non credo serva una laurea in climatologia per capire l’infantilità di una simile affermazione. Certo che la Co2 serve ai vegetali per la fotosintesi; ma il problema non è l’anidride carbonica in sé, ma la sua quantità nell’atmosfera, perché se è vero che una giusta dose è fondamentale per quei processi, un eccesso di Co2 può invece alzare le temperature e alterare fino a distruggere interi ecosistemi. Ed è una cosa così banale che è risaputa anche dai non addetti ai lavori.

Sarebbe dunque come dire che siccome l’acqua è importante per l’organismo umano, non c’è nulla di male nel berne 70 galloni al giorno.

Ecco dunque le solide argomentazioni su cui si fonda questo “pool di esperti” per sovvertire una realtà evidente e comprovata dall’intera comunità scientifica del settore.

Il surriscaldamento globale è causato dall’uomo!

Mi rivolgo infine ai vari analfabeti funzionali e laureati all’università della vita.

Quando andate in giro per i social a dire che la teoria del ruolo antropico sul global warming è tutta da verificare, che non c’è consenso scientifico e che ci sono anzi “millemila” esperti che hanno “millemila” prove del contrario – salvo poi non saperle neanche fornire – sappiate che ciò che realmente state dicendo è: dei sedicenti ma anonimi esperti, supportati dai produttori di carbon-fossile, dai produttori di vino e dai filosofi, avrebbero smentito l’intera comunità scientifica mondiale, che fonda le sue conclusioni sulle analisi incrociate, le verifiche e gli studi che hanno prodotto i grafici indicati qui sopra e centinaia di altre evidenze lungo l’arco di decenni. E lo avrebbero fatto dicendo che “l’anidride carbonica è un toccasana” e che “non è vero che la temperatura è aumentata sensibilmente“, senza però saper fornire alcuno studio né aver mai prodotto alcuna pubblicazione o analisi in merito.

Ma loro hanno ragione e l’intera comunità scientifica mondiale ha torto.

Questi sono i fatti. Ecco perché che il surriscaldamento globale sia principalmente causato dall’uomo non è una congettura o una “tesi dibattuta” a cui la gente crede solo perché lo dice Greta Thunberg, ma una certezza confermata da tutti gli studi mondiali, che non trova ad oggi una sola obiezione scientifica valida e verificabile. Punto.

Quindi smettetela di fare i professori per darvi un tono su materie che non conoscete per niente e lasciate che a queste cose pensino gli esperti, se non volete fare figuracce come quella che vi lascio a questo link.

P.T.

(Oltre ai link che trovate nel testo, vi indico nella sezione “fonti” qui sotto altri link interessanti sul tema, così da non tralasciare niente)