Niente, i no vax non riescono ad evitare di esporsi al pubblico ludibrio; dopo che i dati sul Covid in Italia dimostrano palesemente l’efficacia del vaccino, si sono spostati in Israele, dove sembrava – solo a chi non sa leggere una statistica – che lì i dati fossero più favorevoli alle loro teorie; ma dopo che anche quei dati hanno dimostrato l’efficacia del vaccino, ecco che fanno un altro viaggio e si mettono a citare i dati Covid in Islanda.

I dati Covid in Islanda dimostrano che i vaccini non funzionano? Assolutamente no, anzi: proprio il caso dell’Islanda è la dimostrazione più emblematica dell’efficacia del vaccino, ed anzi è davvero ridicolo che i no vax abbiano scelto proprio i dati Covid in Islanda per supportare le loro assurde teorie, perché sono quelli che più di tutti confermano il ruolo del vaccino nel contenimento dell’epidemia ma soprattutto nell’abbattimento di ospedalizzazioni e decessi.

I dati Covid in Islanda: cosa dicono?

Partiamo dal presupposto che in Islanda il 75% della popolazione è vaccinata. Pertanto, con una percentuale del genere ci dovremmo aspettare pochi contagi, pochi ricoveri e pochi decessi. E invece pare non sia così? Assolutamente no, è esattamente così.

Dopo un periodo a 0 contagi giornalieri, durato fino a metà luglio, i contagi hanno ricominciato a salire, evidentemente a fronte dell’arrivo anche sull’isola della variante delta, molto più contagiosa ma comunque coperta dal vaccino. Aumento dei casi significa, su un isola di meno di 360 mila abitanti, che al 31 luglio i casi erano saliti a 158 in totale e ad agosto la media mobile a sette giorni parla di circa 115 contagi giornalieri.

Una carneficina che dimostra che i vaccini non funzionano? Ovviamente no: i dati del 31 luglio, ad esempio, su 76 nuovi contagiati, 51 di loro era vaccinato, 22 no e 3 avevano solo la prima dose. Se consideriamo che la copertura vaccinale è al 75% significa che in Islanda ci sono 270 mila vaccinati e 90 mila non vaccinati. Quindi, i contagiati tra i vaccinati sono meno dello 0,02%, mentre tra i non vaccinati o vaccinati con una dose sono lo 0,026%. Quasi uguale, in effetti. Ma i non vaccinati sono davvero pochi, quindi è più difficile che si contagino per ragioni puramente statistiche.

Ma analizziamo invece i dati di ricoveri e decessi.

Dall’inizio della campagna vaccinale, entrambi i gruppi hanno visto un netto crollo di casi, al punto che, ad oggi, ci sono 12 ricoverati Covid e addirittura 0 decessi dal 27 maggio. Mi sembra la situazione ideale che tutti gli Stati cercano di raggiungere grazie alla campagna vaccinale, o no?

I dati Covid in Islanda dimostrano che il vaccino non funziona? Direi proprio di no. Cari no vax, tentate ancora. Noi siamo sempre qui, pronti ad analizzare i dati dei Paesi che ci proponete, fino a che non avrete la decenza di smetterla e tornare nell’oblio.

P.T.