Come sarebbero andate le cose se il complotto del 9/11 fosse stata davvero un’idea americana
(Ringrazio Leonardo Serni per l’ispirazione e lo spunto)
- Buongiorno signor Presidente, mi voleva parlare?
- Esatto, si sieda: mi hanno detto che lei è il migliore nel campo, e io ho un lavoro per lei.
- Sono tutto orecchi.
- Vado dritto al punto: dobbiamo abbattere le Twin Towers. E deve sembrare un attentato.
- …Scusi?
- Ha capito bene.
- Aspetti. Lei non vuole abbattere davvero le Twin Towers, lei ha un qualche altro fine: mi dica cosa vuole veramente e io le troverò il sistema più adatto per ottenerlo…E’ questo il mio lavoro.
- Ci serve un pretesto per invadere l’Afghanistan e vogliamo simulare un attentato da parte di Bin Laden.
- Bin Laden? Ma se non sbaglio c’è già un embargo sull’Afghanistan a causa sua; non ha valutato l’ipotesi di spingere sull’ONU per ricorrere all’uso della forza?
- Sì, ma voglio un gesto spettacolare, una cosa che rimanga impressa e che non lasci dubbi a nessuno. Così avremmo mano libera di agire!
- Signor Presidente, io capisco che lei è megalomane, ma tirare giù le Twin Towers non è un giochetto, tanto meno se dobbiamo farlo sembrare un attentato…
- E che ci vuole? Le facciamo saltare in aria con l’esplosivo!
- Con l’esplosivo?
- Esattamente. Che ci vuole? Migliaia di palazzi vengono abbattuti con l’esplosivo…
- Ci vuole eccome, signor Presidente. Ci sono un sacco di problemi: intanto per detonare un palazzo del genere servono centinaia di cariche e un sacco di pre-analisi, ma soprattutto il palazzo va alleggerito. Dovremmo portare via tutto e lasciare solo uno scheletro vuoto. Per farlo dovreste chiudere le torri per almeno 3 settimane, forse un mese intero, e diventa difficile poi giustificare la cosa…Come facciamo a farlo sembrare un attentato?
- Non alleggeriamoli allora, mettiamo più esplosivo!
- Signor Presidente, ma sarebbe una cosa senza precedenti! Le pare il caso di fare una prova di qualcosa di mai provato prima proprio in un’occasione del genere? Abbiamo un solo tentativo e non possiamo permetterci di fallire, lo capisce? Vuole farsi beccare per forza? Se non svuotiamo il palazzo e lasciamo la gente dentro è inevitabile che ci becchino, e non credo che sia quello che vogliamo, giusto? Ma poi come pensa di far bere all’opinione pubblica l’ipotesi che gli uomini di Bin Laden siano riusciti a piazzare centinaia di cariche su due palazzi super controllati, entrando e uscendo indisturbati dalle torri con degli esplosivi? Ci sono i metal detector, le guardie, il personale: come le introduciamo tutte quelle cariche nella torre? Come le piazziamo? Come le facciamo le verifiche del caso?
- Ma io voglio tirare giù le torri! Mi trovi lei un sistema!
- No, Presidente: lei vuole invadere l’Afghanistan e innanzitutto non vuole farsi beccare, e questa è certamente la soluzione meno appropriata in tal senso.
- Aspetti, ci sono: gli lanciamo due aerei contro! Fantastico! Così sembrerà un attentato in piena regola. Ha presente che impatto avrebbe una scena del genere sull’opinione pubblica mondiale? Magari in diretta televisiva: è geniale!
- Signor Presidente: non abbiamo alcuna certezza che colpendo una torre del genere con un aereo poi questa crolli, dipende da migliaia di fattori: che aereo è, dove colpisce la torre, come reagisce la struttura, quanto carburante ha… Dovremmo fare centinaia di rilevamenti, prove e verifiche prima, coinvolgendo numerosi esperti…
- E allora piazziamo anche delle cariche così ci assicuriamo che vengano giù!
- Mi faccia capire: lei vuole lanciargli un aereo contro e anche piazzare degli esplosivi dentro?
- Esatto.
- Ma è una cosa assurda, signor Presidente. Dobbiamo far combaciare una quantità di fattori incredibile, e fare in modo che sembri casuale… E in ogni caso se piazziamo delle cariche sulla torre non possiamo anche lanciargli un aereo contro…
- Perché no? E’ quella la parte migliore!
- Perché se lanciamo un aereo di linea a tutta velocità contro un palazzo pieno di esplosivo può succedere un casino! Qualche carica potrebbe esplodere anzitempo e mandare all’aria tutto il progetto di demolizione, o peggio ancora provocare un’esplosione simultanea di tutto l’esplosivo creando una bomba pazzesca: lei vuole abbattere le due torri o distruggere tutta Manhattan?
- No, tutta Manhattan è esagerato…
- Ecco. E altra cosa: se usiamo le cariche per ottenere un’esplosione controllata, non pensa che desteremo qualche dubbio sulla versione che dovremmo spacciare per ufficiale? Inoltre le cariche quando esplodono fanno cedere la struttura in più punti, sarebbe evidente che ci sono degli esplosivi. Se qualcuno per disgrazia filma l’impatto, siamo fottuti. E se consideriamo che siamo in una zona super turistica, non possiamo escludere che accada. Insomma: nessuno si berrebbe la storia degli aerei…Ci beccherebbero subito.
- Ma non ci beccheranno mai! Cosa vuole che vada storto?
- Centinaia di cose, signor Presidente: se qualche carica non esplodesse la troverebbero di certo tra le macerie. Come la giustifichiamo? Non so se ha idea di quanto personale mi servirebbe per detonare due palazzi del genere: chi glielo spiega a tutta quella gente che devono abbattere le Twin Towers e uccidere migliaia di concittadini? E quelli che lavorano nel WTC? E’ impensabile che nessuno di loro si accorga di nulla e non denunci qualcosa prima dell’attentato. E se il pilota cicca la torre o la colpisce nel modo sbagliato? Qualunque ingegnere capirebbe che il crollo è impossibile e svelerebbe il complotto. Ma poi dove li trovo due piloti disposti ad ammazzarsi per questa causa? E se all’ultimo uno di loro cambiasse idea e evitasse l’impatto? Ci ha pensato a questo? La torre dovremmo farla crollare lo stesso, se no le cariche le troverebbero di certo: ma a quel punto come lo giustificheremmo il crollo? Troppi rischi signor Presidente: è una pazzia completa.
- Ma io voglio abbattere le torri e…
- Mi ascolti: lei si è fissato con sta storia delle torri. Lei fa il Presidente degli Stati Uniti, si occupi di politica. Io invece faccio questo lavoro da 30 anni e le dico una cosa: se non abbiamo assoluta certezza che tutto fili liscio, è meglio lasciar perdere. Soprattutto se considera che ci sono migliaia di modi più semplici e sicuri per ottenere quello che vuole lei…
- Ha un’idea migliore?
- Mah, così su due piedi? Ad esempio invadere semplicemente l’Afghanistan con la scusa che i talebani proteggono Bin Laden e hanno già 3 Risoluzioni ONU a loro carico, e poi porre il veto al Consiglio di Sicurezza quando cercheranno di impedircelo o di sanzionarci. Non facciamo sempre così, di solito? Costo zero, rischio zero, risultato garantito.
- Così non è altrettanto spettacolare…
- Così non la beccano, signor Presidente. Se scoprono che lei ha organizzato un attentato del genere, la sua carriera politica…ma che dico: la sua vita è finita per sempre. Si fidi di me: invadiamo l’Afghanistan e basta. Abbiamo la scusa, abbiamo i mezzi, abbiamo le influenze politiche e la protezione giuridica internazionale di cui abbiamo bisogno per farlo senza conseguenze.
- E’ sicuro?
- Con tutto il rispetto, signor Presidente: la sua idea è una cazzata pazzesca.
P.T.