La discussione che state per leggere – capirete perché intitolata “no vax e malattie benefiche” – è probabilmente la più esilarante che io abbia fatto nella mia quinquennale esperienza sui social.

Oltre a mostrare le solite dinamiche dell’Antimetodo, essa mostra dei ragionamenti e delle convinzioni che chiariscono il livello di competenza – ma soprattutto di traviamento mentale – che caratterizza alcuni no vax.

Al di là dello scopo didattico di questo articolo, mi auguro quindi che leggere le fesserie cui può arrivare a credere un no vax possa chiarire agli “indecisi” quale sia il fondamento “scientifico” dietro il movimento dei no vax.

Cominciamo.

Quando preferisci un rischio più probabile a uno meno probabile, ma non te ne accorgi

Il post era uno dei soliti meme sui no vax; il nostro esperto di vaccini interviene sotto il post, riportando – senza commenti, perché nella sua logica la foto parlava da sola – un grafico sui danni da vaccino dell’esavalente in Europa.

no vax e malattie benefiche

Dunque. La didascalia sopra il grafico dichiara 247 bambini morti per reazione avversa all’esavalente. Il grafico in basso a destra, in effetti, riporta il numero 247 sulla casella “fatal“.

Non avendo lasciato alcun link, ho provato a cercare io il grafico andando sul sito indicato in basso (www.adrreports.eu) per analizzare meglio i dati; quello che mi è apparso nella prima pagina del sito è già di per sé sufficiente a chiarire la questione:

A quanto pare, però, lui non lo ha letto e considera i dati come assoluti ed accertati, nonostante la stessa fonte che li riporta specifichi che la correlazione è solo temporale. Il che la dice lunga sul suo metodo di approccio.

Ma come faccio sempre, non mi interessa verificare la validità delle prove, bensì la logica dei ragionamenti. Presupponiamo allora che questi numeri siano effettivi.

Rischi a confronto

In sostanza, in Europa abbiamo avuto 247 morti per l’esavalente. Considerato che l’Europa ha circa 400 milioni di abitanti e che ogni anno nascono poco più di 5 milioni di bambini in tutto il continente, per capire in generale l’incidenza della morte a seguito del vaccino possiamo stimare che il numero di vaccinati ogni anno si aggiri intorno al numero di bambini nati; in effetti, non tutti quei bambini vengono vaccinati ma allo stesso tempo ci sono soggetti che si vaccinano da adulti, pareggiando il conto.

Quindi, a spanne, abbiamo 247 morti su 5 milioni di vaccinati, ossia circa 1 su 20.000. E stiamo parlando dell’esavalente, quindi un vaccino che copre per 6 malattie. Solo il morbillo, invece, fa 1 morto ogni 1.000 contagiati circa.

1 su 20.000 vs 1 su 1.000. Quale dei due rischi è più concreto?

Secondo il no vax, ovviamente il primo (i no vax notoriamente ignorano del tutto i più elementari principi della matematica):

no vax e malattie benefiche

Lui è un padre davvero premuroso, e mai vorrebbe che suo figlio rischiasse di essere quell’1 su 20.000 che muore a causa di un vaccino; molto meglio è fargli prendere il morbillo come si faceva una volta e rischiare di essere quell’1 su 1.000 che muore per le complicanze. Un genio.

Quando qualcuno afferma che ai no vax andrebbe tolta la patria potestà, è a queste situazioni che si riferisce…

Ma tant’è.

Dati “falzi”

Gli fornisco i dati che richiede ma lui li ignora del tutto, perché tanto i dati che gli danno torto sono falsi per il principio di coerenza inverso.

no vax e malattie benefiche

Qualcuno ha ritoccato i dati del sito ufficiale dell’ISS, mentre i suoi, nonostante sia scritto nella sua stessa fonte che vanno presi con le pinze, sono certamente esatti e dimostrano la sua versione dei fatti (riadattamento).

Del resto, lui mica si informa su internet, ma da dei dottori; come vedremo, credo si tratti di “dottori” in qualcosa che non so bene individuare, ma che di certo non è medicina.

Complotto sì, complotto no

Quando però gli faccio notare che se i dati dell’Istituto Superiore della Sanità sono stati alterati significa che c’è un complotto dietro, ordito da qualcuno di molto potente, la sua risposta mi lascia basito:

no vax e malattie benefiche

Rigira l’argomento su di me, dandomi del complottista (a me!), e si giustifica sostenendo di vederla in “modo diverso“. Quale modo? Non si sa, perché alla mia domanda non ha mai risposto quindi non sapremo mai in base a cosa si possano alterare i dati ufficiali, su cui si basa tutta la sanità italiana, senza corrompere qualcuno per farlo o quantomeno hackerare il loro sito.

Il morbillo non uccide, ma se ti ammali di morbillo puoi morire…

Ma andiamo avanti. Il nostro esperto di vaccini prosegue a testa bassa, facendo altre considerazioni al limite del paradosso.

no vax e malattie benefiche

Partiamo dall’inizio; “il vaccino del morbillo non ha nulla a che fare col virus selvaggio” credo significhi – anche nelle capacità espositive in Italiano è carente – che il virus inoculato col vaccino non è quello della malattia. Quell’altro infatti è il virus “selvaggio“, chiaro termine tecnico dell’immunologia evidentemente imparato dai suoi amici “dottori”.

E grazie al cxxxo! Il vaccino non consiste nell’inocularti la malattia, ma nell’inserire nel tuo corpo parti innocue di virus che permettano all’organismo di riconoscerlo e creare anticorpi senza dover affrontare la malattia stessa, con i relativi rischi. Una cosa che sanno anche i muri; ma lui, che è no vax, parla di vaccini, si informa sui vaccini e studia grafici sui vaccini, non lo sa.

Ma la seconda parte chiarifica ancor meglio i fondamenti logici delle sue argomentazioni: il morbillo non è mortale, se te lo becchi muori solo perché hai altre patologie.

Il che è l’equivalente di dire: se ti sparano non è la pallottola a ucciderti, muori perché ti si ferma il cuore. Quindi le pallottole non sono pericolose.

E’ assolutamente vero che il morbillo può diventare mortale proprio aggredendo organismi già debilitati, ma non vedo in che modo questa considerazione dovrebbe sminuire la pericolosità della malattia; forse che se uno muore per l’aggravamento di condizioni preesistenti al morbillo, non vale come morto?

Mi sembra chiaro che quel soggetto non sarebbe morto se non avesse preso il morbillo, esattamente come al tizio dell’esempio non si sarebbe fermato il cuore, se non gli avessi sparato. E di conseguenza eradicare il morbillo può salvare tutte queste vite già precarie, alle quali basta un morbillo per passare a miglior vita. Ma anche questo concetto elementare sembra troppo difficile per lui, infatti non lo coglie.

No vax e malattie benefiche

Ma arriviamo al punto più paradossale di tutta la conversazione; avvertenza: quello che state per leggere è stato scritto davvero e potrebbe destabilizzarvi. Vi suggerisco quindi di sedervi, prima di leggere lo screenshot che segue.

no vax e malattie benefiche

Il morbillo non è una malattia mortale ma benefica“. Sì, avete letto bene.

I laboratori di ricerca sono esplosi, intere biblioteche di immunologia si sono auto-combuste, gli immunologi hanno avuto un malore improvviso, la tomba di Jenner si è sciolta, a Burioni per 10 secondi si è fermato il cuore.

Il morbillo è una malattia benefica.

Quando il riadattamento ti fa sostenere idiozie epiche

Si deve trattare di un’altra di quelle nozioni apprese dal suo personale entourage di dottori (in comicità, evidentemente); scherzi a parte, non riuscivo a capire dove potesse mai aver letto una cosa simile (questo è troppo anche per i siti complottisti), ma poi mi sono ricordato di una notizia che era girata tempo fa e sulla quale altri siti (Bufale.net e BUTAC) avevano fatto fact checking. E probabilmente è da quella notizia che ha preso spunto per convincersi di una idiozia talmente grande da essere difficile anche da commentare.

Si trattava di una notizia, uscita anche su testate importanti, che trattava di uno studio, condotto in Minnesota, sui cc.dd. virus oncolitici; semplificando, si tratta di terapie basate sull’utilizzo di un virus per attaccare le cellule tumorali e distruggerle. Una “terapia del futuro” che ad oggi è però ancora in fase sperimentale.

In ogni caso, lo studio aveva usato proprio il virus del morbillo e aveva avuto risultati apprezzabili – seppur ancora in “fase 1” – su due tipi di tumori.
Ma come precisa anche l’articolo di BUTAC, non si tratta del virus del morbillo che infetta gli umani, ma di un suo ceppo modificato in laboratorio per renderlo “adatto allo scopo”.

Insomma: l’esperimento in questione non dimostra affatto che il virus del morbillo “curi le malattie” – piuttosto, pare possa essere usato, con le dovute modifiche genetiche, come terapia per alcuni tumori -; pertanto, non è che se uno affetto da un tumore si becca il morbillo, il tumore guarisce. Né tantomeno dimostra che il morbillo sia una “malattia benefica“, sempre che questa locuzione significhi davvero qualcosa (dovremmo chiederlo ai suoi amici dottori…).

Purtroppo per il nostro amico no vax, insomma, un bel clistere di morbillo non pare essere un sistema efficace per purificarsi l’organismo (don’t try this at home!).

Non so se vi rendete conto di dove il bias di conferma, attraverso il riadattamento delle prove, è in grado di portare. Pur di contrastare i vaccini, si arriva a sostenere che le malattie non solo non fanno danni, ma addirittura portano benefici. Questi sono i risvolti negativi del superamento della selezione naturale grazie alla tecnologia; soggetti del genere sarebbero stati eliminati al primo turno, in natura.

Sono in trappola!

A quel punto, di fronte alla palese figuraccia e al pubblico ludibrio a cui si sta esponendo, fa quello che ogni scienziato convinto di ciò che dice, e forte di prove inconfutabili, tende sempre a fare per dimostrare che ha ragione lui: cancella la conversazione.

Ma avevo già fiutato il soggetto e me lo aspettavo; ho quindi avuto cura di salvarmi tutti gli screenshot man mano proprio per evitare di perdere questo prezioso materiale. se ve lo avessi raccontato senza prove, di certo non mi avreste creduto.

Tuttavia, lui si è limitato a cancellare i commenti, mantenendo soltanto il suo primo intervento (quello col grafico); forse, nella sua mente oscura, lasciare solo il grafico avrebbe dato maggior credito alla sua teoria dato che, quando l’ha esposta, è stato ricoperto di ridicolo.

Ne approfitto quindi per fargli notare che è inutile che cancelli le prove; io ho già salvato tutto e sono pronto per un articolo davvero divertente (questo). E a quel punto, la sua risposta è davvero esilarante ed è il miglior modo per chiudere l’intera conversazione:

Sono caduto nella trappola! E’ un chiaro commento senza senso che serve – nella sua testa – a “spaventarmi” di non so bene quali conseguenze, dal momento che oltretutto, avendo cancellato tutto, le “prove schiaccianti” del mio “reato” le ha lasciate solo a me. Perché chiaramente se c’è una conversazione pubblica, di cui tutti possono verificare l’autenticità, nella quale ritieni di essere stato in qualche modo “danneggiato”, cosa fai? La cancelli, mi sembra ovvio. Ottima strategia!

Insomma: quale che sia l’ambito che tocca, riesce sempre a fare la figura del fesso.

E così, la storia del no vax e le malattie benefiche si chiude così, nel migliore dei modi.

Chiudo con una considerazione seria: questa gente non solo diffonde idee e fake news, ma vota; e soprattutto ha la responsabilità dei figli a suo carico e il diritto a scegliere per loro. Quindi non dite che il mio lavoro è inutile.

P.T.