Dopo le numerose polemiche di questi mesi, l’ennesimo tassello a sostegno della teoria no-vax e della dittatura sanitaria è venuto meno: nell’ultimo decreto ristori, infatti, è stato introdotto l’indennizzo per danni da vaccino Covid.

La questione era piuttosto spinosa e giuridicamente interessante. Avevo già avuto modo di illustrare il quadro normativo di riferimento sui danni da vaccino in generale in questo video del canale YouTube, e in questo articolo avevo spiegato meglio la possibilità sul piano giuridico e costituzionale, di poter ottenere un indennizzo per danni da vaccino Covid alla luce della normativa e della giurisprudenza costituzionale.

Avevo anche avuto modo di analizzare le polemiche proposte dall’On. La Russa sul punto in questo video, nel quale ribadivo le stesse questioni.

Oggi, infine, il Governo ha messo il punto sulla vicenda.

In effetti, la possibilità di ottenere l’indennizzo per danni da vaccino Covid non era espressamente prevista nella legge di riferimento, la L. 210/92, in quanto la stessa la prevedeva solo per i vaccini obbligatori. Ma almeno due pronunce della Corte Costituzionale avevano già stabilito che la mancata previsione dell’indennizzo anche per i vaccini raccomandati era incostituzionale per violazione del dovere di solidarietà (art. 2 Cost.), essendo la vaccinazione di massa diretta a tutelare un interesse pubblico prima ancora della salute del singolo.

Tuttavia, tale statuizione non era ancora stata recepita dalla legge, il che comportava una serie di lungaggini giudiziarie e burocratiche, in quanto il Ministero, stando alla lettera della legge, tendenzialmente avrebbe rifiutato il risarcimento e questo avrebbe costretto il danneggiato ad una impugnazione di fronte al giudice competente e, di conseguenza, la proposizione della questione di costituzionalità. Un lungo iter che avrebbe certamente portato al riconoscimento del danno, ma che aveva dei costi per il cittadino in termini sia economici che di tempo.

Oggi, invece., il Governo ha introdotto, nel decreto ristori-ter, una espressa modifica dell’art. 1 della legge 210/92, che introduce un nuovo articolo 1-bis che allarga, appunto, il diritto all’indennizzo anche alla vaccinazione raccomandata per il Covid.

E così, ai no vax toccherà trovare qualche altra prova del complotto, dato che fino ad oggi avevano usato questa mancata introduzione dell’indennizzo per danni da vaccino Covid come la dimostrazione che il vaccino fosse sperimentale – cosa non vera, come spiegato qui – e che anche il Governo sapesse che la somministrazione di massa avrebbe fatto una strage, motivo per cui non lo rendeva obbligatorio e non stabiliva un diritto all’indennizzo.

P.T.