In questi giorni, stanno scatenando numerose polemiche i dubbi di Capuozzo su Bucha, che in diverse occasioni ha posto delle domande sulla base delle immagini e dell’andamento dei fatti, rilevando che alcune cose non tornerebbero rispetto alla “versione ufficiale”.

Premetto che ho la massima stima del giornalista e che questo non vuole essere un post di contestazione alla persona, né insinuare, come fatto da altri, che sia filo-russo o altre menate del genere. Quel che mi interessa fare in questo articolo è solo analizzare i dubbi di Capuozzo su Bucha per provare a verificare se gli stessi abbiano o meno una risposta, sulla base delle altre prove, delle circostanze emerse e di alcuni ragionamenti logici. Come sempre cerco di fare.

Quali sono i dubbi di Capuozzo su Bucha? Analizziamoli uno per uno.

I dubbi sulle date

Sul blog di Nicola Porro, Capuozzo dichiara:

Il 30 marzo i russi abbandono Bucha; il 31 marzo il sindaco, davanti al municipio, rilascia (è visibile il video) una dichiarazione orgogliosa, sul giorno storico della liberazione. Non parla di vittime per le strade; in quella stessa giornata Maxar Technologies pubblica le foto satellitari che rivelano l’esistenza di fosse comuni attorno alla chiesa. È una scoperta che poteva essere fatta a terra: è la fossa che pietosamente gli abitanti del posto hanno iniziato a scavare il 10 marzo per seppellirvi i propri morti nella battaglia – siamo poco lontani dall’aeroporto di Hostomelv- in cui nessuno avrebbe fatto distinzioni tra civili e militari.

Insomma: il Sindaco di Bucha, liberata la città, fa un video in cui inneggia alla vittoria eppure non parla di vittime per strada. Come mai? Posto che il video in questione dura pochissimo, quindi non possiamo sapere se, in seguito, ne abbia effettivamente parlato; il punto è che il video è stato fatto immediatamente dopo la liberazione, mentre per scoprire cadaveri per strada, fosse comuni e morti rinchiusi nelle cantine è necessario fare un sopralluogo in tutta la città. Potrebbero volerci giorni (e infatti le immagini iniziano a circolare 2 giorni dopo la liberazione).

Oltretutto, il Sindaco di Bucha aveva già nei giorni precedenti denunciato possibili massacri in città in altre sue apparizioni, come accaduto il 28 marzo.

Ma al di là di questo, il dubbio di Capuozzo sulla mancata denuncia del Sindaco, se fondato, metterebbe ancora più in crisi la tesi per cui il massacro sarebbe stato inscenato dagli ucraini. Se così fosse stato, infatti, il Sindaco avrebbe avuto tutto l’interesse a denunciarlo subito, in quanto parte di questa strategia mediatica per screditare i russi. Invece non lo ha fatto; il che sarebbe strano, se il tutto fosse stato inscenato proprio perché fosse denunciato.

Il Sindaco non sapeva nulla? Possibile che non fosse parte di questo “complotto”, ma a quel punto egli era in città, Bucha era stata liberata, e di conseguenza il finto massacro sarebbe stato inscenato dagli ucraini, suoi concittadini, davanti ai suoi occhi. Se non era d’accordo, perché lo ha accettato senza dire nulla?

I morti avevano il bracciale bianco dei filo-russi

Un altro dubbio di Capuozzo riguarda il fatto che, come si vede dalle immagini, i morti di Bucha indossavano un bracciale bianco, segno di riconoscimento dei filo-russi. Se erano cittadini pro-russia, è più probabile che siano stati gli Ucraini ad ucciderli, in effetti.

Anche a questo però c’è una spiegazione, fornita dagli stessi civili all’inviato Ilario Piagnerelli: semplicemente, “Glielo imponevano i russi per girare nelle ore fuori dal coprifuoco e appunto identificarsi come civili“.

Del resto, in via logica, anche al di là della veridicità della testimonianza, credo sarebbe molto più semplice mettere dei bracciali a dei cadaveri per depistare le indagini piuttosto che inscenare un finto massacro sotto gli occhi di civili, droni, immagini satellitari, riuscendo a convincere addirittura gli stessi ucraini di Bucha a testimoniare il falso in favore di chi ha cercato di massacrarli. No?

Il corpo spostato

Un’altra obiezione di Capuozzo riguarda il fatto che, guardando alcune immagini, si nota come uno dei cadaveri si ritrovi in due posizioni e in due luoghi diversi. Perché il cadavere sarebbe stato spostato? Potrebbe essere l’indizio di una messa in scena?

In realtà, della questione si è occupato Open, che in questo articolo spiega in modo evidente, proprio analizzando le foto – che vi riporto anche qui, su gentile concessione – che il luogo non è affatto diverso, ma si tratta della stessa cantina: lo si evince da alcuni particolari ambientali che ritornano identici nelle due foto (un buco, una pozzanghera e un muro di mattoni sulla destra). Ma soprattutto, come emerge dalla seconda foto, si capisce che il motivo dello spostamento dei cadaveri era dovuto alla necessità della loro identificazione, come dimostrato dai tagliandini bianchi, con nomi e cognomi, lasciati sui cadaveri dopo lo spostamento.

Perché i cadaveri non erano in fase di decomposizione?

I dubbi di Capuozzo su Bucha si concentrano poi su un altro particolare, ossia la circostanza che i cadaveri, ritrovati a quanto pare dopo settimane che erano stati uccisi, non sembrano essere in stato di decomposizione; per questo, c’è il dubbio che, in realtà, siano stati ammazzati molto dopo, suffragando così l’ipotesi che siano stati gli Ucraini dopo la liberazione della città a piazzare i cadaveri e non i russi nelle settimane precedenti.

Questa obiezione, che di primo acchito sembra sensata, non tiene però conto di un elemento fondamentale: in Ucraina fa freddo. Molto freddo.

Le temperature delle celle mortuarie, per non fare decomporre i corpi, variano da +2 a +8 gradi; a Bucha, in quelle settimane, le temperature sono scese spesso e volentieri a -15 gradi, con temperature medie intorno se non sotto lo zero. In tali condizioni, un cadavere potrebbe conservarsi per mesi.

E la stessa cosa vale a giustificare la mancata presenza di chiazze di sangue vicino ai corpi presumibilmente “giustiziati” con un colpo alla nuca, dato che a quelle temperature anche i fluidi cambiano consistenza.

L’obiezione dunque decade, avendo una spiegazione semplice e banale.

I dubbi di Capuozzo su Bucha: una controanalisi

Come visto, in realtà i dubbi di Capuozzo su Bucha hanno tutti una spiegazione razionale e verificabile, e come tali non giustificano l’ipotesi della messa in scena ucraina.

Ma per concludere, vorrei anche io sollevare dei dubbi sulla tesi del complotto portata avanti dai russi.

  • Come sono riusciti a convincere i cittadini ucraini di Bucha a testimoniare contro i militari russi, quando in realtà a cercare di massacrarli sarebbero stati gli stessi ucraini? Perché dei poveri cittadini dovrebbero testimoniare il falso per favorire chi ha cercato di massacrarli?
  • Come sarebbero riusciti gli Ucraini a inscenare quel massacro in appena qualche ora, scavando finte fosse, posizionando i cadaveri dopo averli legati, imbavagliati, fatto indossare il braccialetto, chiusi in numerose cantine, senza che nessuno si accorgesse di nulla? Senza che ci sia un’immagine satellitare che lo dimostra, senza che nessuno dei reporter di tutto il mondo arrivati a Bucha poche ore dopo la ritirata russa si siano accorti di nulla? Senza che nemmeno il Sindaco, già sul posto, se ne avvedesse? Come diavolo ci sono riusciti?
  • Perché i russi, che hanno tutto l’interesse a smontare le accuse, si limitano ad accusare l’Occidente di mistificare i filmati, corrompere finti testimoni, alterare la “scena del crimine”, e non producono delle prove? I russi sono in guerra da 2 mesi in quella zona, quindi hanno per forza centinaia di filmati satellitari o fatti dai droni militari. Non possono non averli, avendo mappato e monitorato la zona per settimane. Se la loro versione è vera, non ci metterebbero nulla a produrre alla Comunità Internazionale le immagini del momento, dimostrando che durante la loro presenza quei cadaveri non c’erano, mentre nei giorni seguenti la loro ritirata sarebbero stati posizionati apposta dagli ucraini. Sarebbe una prova inconfutabile, facile da produrre, difficile da mistificare, e sarebbe capace di dare un duro colpo all’intera opinione pubblica occidentale. Perché non lo fanno?

Anche questi mi sembrano dubbi legittimi, quindi anche io vorrei delle risposte razionali. Anche dallo stesso Capuozzo, perché no…

P.T.

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