Come al solito, i no vax esultano per una notizia che dà loro torto. Ma ormai a questo ci siamo abituati.
Come avrete sicuramente letto, la casa farmaceutica Astra Zeneca, insieme all’Università di Oxford, hanno disposto la sospensione della sperimentazione del vaccino Covid, poiché in un caso sui 50 mila ai quali il vaccino è stato somministrato si è verificata una reazione avversa grave – una mielite acuta traversa che colpisce il midollo spinale, qui un approfondimento – che potrebbe essere correlata al vaccino.
Non mi interessa entrare nel merito della notizia, per la quale potete rivolgervi alle fonti di informazione – qui un articolo -, quanto piuttosto spiegare come la vicenda sia l’ennesima prova che i no vax non sanno di cosa parlano.
Ovviamente, quando no vax e negazionisti vari hanno sentito che era stata sospesa la sperimentazione del vaccino covid, hanno subito rilanciato la notizia come la prova che i vaccini fanno male, che Big Pharma ci vuole tutti morti, che è tutto un complotto di Bill Gates e tutte le altre idiozie che escono dalla bocca di certi lanciatori di sterco amatoriali.
Invece, se avessero acceso i neuroni avrebbero capito che la notizia in realtà è la prova che smentisce tutti i loro dubbi sui vaccini.
In primo luogo, questa storia dimostra che i controlli e le sperimentazioni sui vaccini, di cui spesso i no vax negano l’esistenza, esistono eccome, e i risultati sono tutt’altro che “nascosti dai poteri forti che non cielo dicono” ma pubblici, tanto che non appena il fatto si è verificato lo abbiamo immediatamente saputo tutti leggendolo su tutte le fonti di informazione del Paese, dalla radio alla TV ai social.
In secondo luogo, dimostra anche che i suddetti controlli sono particolarmente rigidi, perfino in una situazione di emergenza come questa che potrebbe suggerire sistemi per accelerare i tempi. Invece, è bastato che si verificasse una reazione avversa grave in uno solo dei 50 mila soggetti sottoposti al trial, e la sperimentazione è stata immediatamente sospesa per attivare il gruppo di esperti che si preoccuperà di stabilire se quell’effetto sia realmente correlato alla vaccinazione (perché ovviamente la correlazione al momento è presunta poiché solo temporale, ora si cercherà di verificare se c’è anche causalità. Per approfondire questo tema vi lascio il link al mio video del canale YouTube).
In terzo luogo, dimostra che le case farmaceutiche non stanno cercando di sterminarci o sono totalmente indifferenti alla nostra salute, né che il loro unico obiettivo siano i soldi: questo singolo caso, con la sospensione e l’attivazione delle verifiche che ha causato, costituisce un danno per la casa farmaceutica non solo di immagine ma soprattutto economico, perché le procedure richiedono dei costi e la sospensione rallenterà inesorabilmente la sperimentazione, col risultato che probabilmente altre case farmaceutiche produrranno il vaccino prima di Astra Zeneca.
In quarto luogo, dimostra quanto sia importante che più case farmaceutiche e più centri di ricerca possibile si attivino per sperimentare un candidato vaccino, proprio perché in questo modo aumentiamo le probabilità di individuarne uno sicuro ed efficace nel più breve tempo possibile.
Ma ormai lo sanno anche i muri: i no vax e la logica sono due rette parallele.
Quindi, da un lato si lamentano che Big Pharma non fa i dovuti controlli in fase di sperimentazione del vaccino perché se ne frega degli effetti collaterali ma le interessa solo vendere e lucrare sulla nostra salute; poi, capita un effetto collaterale nelle sperimentazioni di Big Pharma, durante quei controlli che secondo i no vax non esistono, e questa diventa la prova che Big Pharma fa cose che ci fanno male perché le interessa solo guadagnare, nonostante sia la stessa casa farmaceutica a dichiararlo al mondo e disporre la sospensione della sperimentazione del vaccino covid.
E poco prima, quando la Russia ha annunciato la registrazione di un vaccino prima di tutti, e per farlo ha saltato praticamente a piè pari un’intera fase di sperimentazione – la fase 3, quella sugli umani -, i no vax acclamano Putin come un eroe del popolo che contrasta Big Pharma, e poco importa che il vaccino russo abbia fatto così in fretta proprio perché non ha fatto quei controlli di cui i no vax contestano l’inesistenza nei confronti di Big Pharma.
Parallelamente, quando i loro colleghi d’oltreoceano ascoltano un Presidente degli Stati Uniti – che per mesi ha negato la pandemia – dichiarare che entro novembre gli USA avranno un vaccino (qui un approfondimento interessante), ecco che esultano soddisfatti perché il loro Presidente è un eroe che li salverà tutti. E quando però le case farmaceutiche rispondono a Trump facendogli notare che le sue stime sono del tutto inverosimili, perché il vaccino deve essere sicuro e necessita di una sperimentazione ben fatta, quindi serve molto più tempo, i no vax non si chiedono come mai di colpo Big Pharma si dimentichi del business e metta la sicurezza della salute davanti alla possibilità di fare milioni. E nessuno di loro ovviamente pensa che magari Trump l’ha sparata grossa perché tra poco ci saranno le elezioni…
Anzi, se fai loro notare questo, i fenomeni in quel caso se la prendono di nuovo con Big Pharma, che cerca di boicottare Trump proprio a ridosso delle elezioni (coincidenzeh?).
Ma per loro, tutto questo è assolutamente logico e quelli che devono aprire gli occhi siamo noi, quindi continueranno ad ergersi ad esperti del nulla e a paladini dell’aria fritta, e noi continueremo ad essere costretti ad ascoltare l’arroganza e la saccenza con cui ci propinano le loro minchiate…
P.T.
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