In data 27 aprile 2022 l’Ufficio Stampa della Corte Costituzionale ha fatto pervenire un comunicato stampa nel quale spiega che, nella camera di consiglio dedicata all’emanazione di una sentenza in tema di attribuzione del cognome ai figli, ha dichiarato il cognome del padre illegittimo.

Pur in assenza delle motivazioni, che si attendono, quello che emerge dal comunicato stampa è che:

“La Corte ha ritenuto discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre”

In sostanza, ribadisce la Corte:

“Nel solco del principio di eguaglianza e nell’interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità personale”

Per questo, a parere della Corte:

“la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. In mancanza di accordo sull’ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori, resta salvo l’intervento del giudice in conformità con quanto dispone l’ordinamento giuridico”.

Cognome del padre illegittimo: cosa cambia?

Insomma, secondo la Corte non sarebbe illegittimo attribuire il cognome del padre ai figli di per sé; ad essere incostituzionale è invece il fatto che questa attribuzione sia fatta in automatico, in caso cioè di mancata specificazione o di diverso accordo dei genitori. Secondo la Corte, in nome del principio di uguaglianza, la logica corretta sarebbe che il figlio acquisisca automaticamente entrambi i cognomi, salvo che i genitori non si accordino diversamente.

In effetti, ad oggi la possibilità di attribuire due cognomi al figlio non era mai stata esclusa dalla legislazione, ma tale scelta doveva essere specificamente indicata all’anagrafe, quando il figlio veniva registrato. Se tale specificazione mancava, al figlio veniva attribuito automaticamente il cognome paterno. Infatti, i miei figli, del 2017 e del 2019, hanno il doppio cognome perché abbiamo espressamente richiesto che fosse così.

Non era prevista, invece, la possibilità che si attribuisse solo il cognome della madre, ipotesi che invece adesso, a parere della Corte, dovrebbe essere consentita.

Cosa cambia ora? Essenzialmente l’ordine di priorità nell’attribuzione del cognome, che come detto sarà doppio salvo espressa indicazione differente. Si tratta però, al momento, solo di una dichiarazione di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale, che di fatto, nel dichiarare “l’illegittimità costituzionale di tutte le norme che prevedono l’automatica attribuzione del cognome del padre, con riferimento ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi“, ha lasciato un vuoto normativo che dovrà essere colmato dal Legislatore, che ora dovrà intervenire per meglio disciplinare la questione.

Del resto, la stessa Corte ha concluso il comunicato stampa precisando che

“È compito del legislatore regolare tutti gli aspetti connessi alla presente decisione”

Non resta dunque che attendere gli sviluppi legislativi. Nel frattempo, però, sappiate che qualunque neo-genitore intenda dare il doppio cognome può già farlo, dato che la legge questa ipotesi non l’ha mai vietata.

P.T.

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