E’ notizia di questi giorni la dichiarazione di Trump di abbandonare lo scenario di guerra siriano. Una scelta che era già stata paventata in passato – ne avevo parlato qui – e potrebbe avere delle ripercussioni non trascurabili nella zona.
I curdi hanno lottato per anni contro l’ISIS, con il supporto americano, con la chiara finalità non solo di sconfiggere il califatto islamico, ma di rioccupare i territori di etnia curda, situati sia in Siria che in Iraq, al fine di rivendicarne la “proprietà” e il diritto di costituirsi in Stato sovrano. Una scelta che appare inaccettabile ad un’altra potenza, la Turchia, che invece da anni si batte contro l’indipendentismo curdo e che coglierà certamente l’occasione data dalla scelta di Trump di abbandonare i curdi, e la situazione di profonda instabilità che ancora caratterizza la Siria, per operare rastrellamenti ed eventualmente annettersi alcune zone del Kurdistan siriano.
Uno scenario che non farà che aumentare l’instabilità della zona e allungare ulteriormente il processo di pacificazione della regione, creando nuove tensioni in quello che è sicuramente il luogo più incerto e riottoso di tutto il pianeta.
Il Medio-Oriente, infatti, è la zona geopoliticamente più calda del mondo. Vi troviamo al suo interno guerre intestine tra le diverse etnie, poplazioni che rivendicano la loro autodeterminazione in Stati sovrani, una lunga storia di invasioni e guerre, ed è anche la culla del terrorismo sia islamico che curdo.
Per quanto possa sembrare che tutte queste vicende siano scollegate tra loro, esse trovano in realtà un filo conduttore comune che perdura da ben 102 anni e che continua a influenzare la storia e la politica medio orientale.
Le conseguenze dell’exit strategy americana e la scelta di Trump di abbandonare i curdi al loro destino è solo l’ultimo tassello di una questione estremamente intricata e complessa la cui principale responsabilità è da attribuire agli europei.
Si tratta di un vero e proprio complotto globale che nn può essere compreso davvero se non è analizzato a fondo in tutte le sue sfaccettature.
Nell’arco dei miei studi in geopolitica, proprio su questa questione, ho raccolto tutto il materiale, le fonti e le ricostruzioni storiche per la stesura di un libro, dal titolo “Terrorismo islamico: storia di un complotto europeo“, che racconta nel dettaglio tutte le vicende che hanno caratterizzato un secolo di storia del Medio-Oriente, al fine di fare chiarezza sulla questione e spiegare esattamente perché esiste il terrorismo islamico, perché il Medio-Oriente è in guerra da 100 anni e perché le grandi potenze hanno così tanti interessi in quel lembo di terra che collega tre continenti.
Un libro che potete finalmente trovare su Amazon: