Breve viaggio logico all’interno del metodo scientifico

Articoli precedenti: Parte I

Premessa (II di II)

Compito della scienza non è aprire una porta all’infinito sapere, ma porre una barriera all’infinita ignoranza

Galileo Galilei

La scienza e i limiti del linguaggio

Per esporre in maniera semplice alcuni concetti sarà necessario utilizzare delle analogie. A tal proposito devo specificare che esse non vanno “prese alla lettera”, ma contestualizzate, poiché possiedono solo lo scopo di illustrare grossolanamente i concetti che intendo presentare.

Tale situazione dipende dal fatto che il linguaggio naturale (nel nostro caso l’italiano) non è sufficientemente potente da esprimere determinati argomenti: più questi ultimi sono complessi e profondi, più il linguaggio naturale non riesce a formularli in maniera rigorosa e precisa; tanto che, oltre un certo limite, esso non solo non è più in grado di esporli adeguatamente, ma li “distorce” in maniera pericolosamente fuorviante. Anche questa problematica sarà adeguatamente descritta nei prossimi interventi.

Inoltre, alcune delle tematiche cardine che tratterò necessiteranno inevitabilmente di conoscenze pregresse e multidisciplinari, che analizzerò tecnicamente in maniera molto dettagliata mediante linguaggio formale; nonostante questo, però, l’intero percorso non può possedere, per evidenti motivi, pretese di esaustività e/o di completezza.

Infine, cercherò di stabilire una netta linea di demarcazione tra i fatti filosofici e scientifici e le mie opinioni personali (che, in quanto opinioni, non possiedono alcun valore probativo), che saranno esplicitamente indicate al momento opportuno; in questo modo il lettore potrà agevolmente distinguere tra i suddetti fatti oggettivi e le mie interpretazioni/speculazioni meramente soggettive, sulle quali potrà concordare o meno.

Il senso della scienza

Prima di entrare nel vivo degli argomenti che andremo a trattare desidero riportare una mia brevissima considerazione personale sulla scienza e sul suo metodo di indagine. Semplificando enormemente, la scienza è il tentativo di comprendere le fondamentali ed imparziali leggi che regolano la natura dell’universo in cui viviamo, nonché l’enorme varietà dei fenomeni osservati, mediante la risoluzione di problemi. Ciascun “piccolo” problema, risolto e sommato agli altri, permette di aggiungere un nuovo ed inestimabile tassello a questa comprensione. Ma, al di là del progresso della conoscenza in sé e del conseguente sviluppo tecnologico, l’impatto più importante che la scienza possiede è quello culturale, poiché è in grado di offrire, tramite lo sviluppo di una mente critica, una prospettiva del mondo razionale, oggettiva ed obiettiva, che contrasta dogmatismi, pregiudizi, superstizioni, luoghi comuni, ideologie oppressive e rigidi tradizionalismi.

La bellezza della scienza è dovuta non solo al suo linguaggio elegante, rigoroso, preciso e flessibile, ma anche alla sua struttura cumulativa, alla capacità di autocorreggersi e di guidare l’essere umano nell’esplorazione dell’ignoto e nel raggiungimento di risultati spesso imprevedibili.

La scienza è una sfida intellettuale, estremamente impegnativa ed appagante, terribile e spietata nella sua “disumana” complessità ed attraente e benevola nel suo irresistibile fascino; una sana “ossessione” di ricerca della bellezza di un paesaggio impervio, ma le cui vette spiccano luminose ed illuminanti. È un teatro di avventure emozionanti e fantastiche in un territorio sconosciuto, dove ogni nuova scoperta stravolge la visione del nostro mondo. È un processo di arricchimento personale, stimolato da un desiderio di libertà che conduce non solo alla sublime soddisfazione di aver compreso qualcosa nello sterminato universo della conoscenza, ma anche e soprattutto alla più grande delle ricompense: la scoperta di sé e dei propri limiti.

Studiare la scienza e la filosofia significa ricercare una luce che rischiara le tenebre dell’ignoranza; è una ricerca dalla quale possiamo trarre un “tesoro supremo” che rimarrà con noi per tutta la nostra vita, senza che nessuno potrà mai sottrarcelo; è un processo di costante adattamento e di perenne trasformazione perché, ogni volta che studiamo, comprendiamo ed impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi ci trasformiamo in un “nuovo” essere umano.

Finché la mente umana sarà pervasa da un’innata curiosità e guidata da esigenze pratiche, fino a quando l’essere umano manifesterà il desiderio di conosce e comprendere, utilizzerà la scienza e la filosofia per scoprire nuovi orizzonti ed inventare nuovi strumenti per la sopravvivenza intellettuale, intellettiva e culturale del genere umano.

Λόγος