Rieccoci nuovamente per parlare di una nuova – l’ennesima – sentenza che tarpa le ali alle tesi negazioniste: il Consiglio di Stato ha respinto l’appello contro il Green Pass promosso dall’avv. Scifo.

Avevo già avuto modo di affrontare una delle questioni promosse dal Collega in questo articolo, laddove l’avvocato lamentava la violazione dei diritti umani nel caso di imposizione di un vaccino obbligatorio contro il Covid. Oggi, invece, è stato il turno dell’illegittimità del Green Pass.

Prima di entrare nel merito della sentenza, vi ricordo che, per chi si fosse perso le “puntate precedenti”, ad oggi le sentenze che smentiscono le tesi negazioniste sono ormai numerose. Ho già analizzato in particolare:

  • Una pronuncia cautelare della CEDU del 25 agosto 2021 che esclude danni dalla somministrazione del vaccino;
  • 2 decreti monocratici del TAR Lazio di inizio settembre 2021 che dichiarano legittimo il Green Pass;
  • una pronuncia del TAR Sardegna del 15 settembre 2021 che respinge il ricorso di 170 sanitari no vax;
  • una pronuncia del TAR Friuli Venezia Giulia del 10 settembre 2021 che respinge il ricorso di due sanitari sospesi da lavoro perché non vaccinati;
  • L’ormai celebre sentenza del Tribunale di Milano del 15 settembre 2021 citata dall’avv. Sandri che, a dispetto di quanto da lui affermato, conferma pienamente la legittimità della sospensione di un sanitario non vaccinato,
  • L’altrettanto celebre sentenza della Corte Costituzionale del 22 settembre 2021, che ha dichiarato legittimi i DPCM, e della quale però non ci sono ancora le motivazioni quindi mi riservo l’analisi appena disponibili.

Oggi, è il momento di una nuova sentenza, con la quale anche il Consiglio di Stato ha respinto l’appello contro il Green Pass.

Il Fatto

L’avv. Francesco Scifo aveva inizialmente promosso ricorso al TAR del Lazio, il quale aveva rigettato l’impugnazione della ordinanza cautelare presentata sempre dall’avv. Scifo con la quale lamentava una grave violazione della privacy e gravi effetti discriminatori derivanti dall’imposizione del Green Pass e chiedendo la sospensione immediata della sua efficacia. come detto, il TAR Lazio aveva rigettato la richiesta il 13 agosto 2021.

L’avv. Scifo aveva quindi fatto ricorso in appello, presso il Consiglio di Stato.

Da notare peraltro che, non appena il Consiglio di Stato aveva fissato l’udienza di discussione dell’appello, l’avv. Scifo ha immediatamente postato più volte sui suoi canali la “vittoria” della sua battaglia:

E lo aveva fatto lasciando palesemente credere che il Consiglio di Stato avrebbe rimesso la questione alla Corte Europea.

E invece, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello contro il Green Pass promosso dall’avv. Scifo proprio il 16 settembre 2021, ma della relativa ordinanza non c’è traccia sui suoi canali… Classica prassi degli avvocati negazionisti millantare successi ma evitare di fornire le fonti (come già fatto dall’avv. Sandri e dall’avv. Pappalardo).

L’ordinanza

Non ci resta dunque, come al solito, che analizzarla noi.

Potete trovarla a questo link.

In breve, l’avv. Scifo lamentava, in sostanza:

  • L’illegittimità del provvedimento DPCM in quanto in violazione della riserva di legge;
  • la violazione della privacy creata dall’obbligo di fornire il Green Pass, e quindi la violazione della normativa Comunitaria in tema di dati personali;
  • una chiara forma di discriminazione nei confronti dei non vaccinati nell’esercizio delle proprie libertà costituzionali,
  • che il Green Pass sia un “lasciapassare falso di immunità” perché il vaccino non comporta una piena immunizzazione.

Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello contro il Green Pass dando torto al ricorrente su tutti e 4 i fronti.

Illegittimità del DPCM

La questione dell’illegittimità del DPCM è stata cassata molto rapidamente, limitandosi a fare presente che (ma guarda un po’, io lo dico da un anno e mezzo) si è in presenza di una riserva di legge relativa, infatti:

Consiglio di Stato ha respinto l'appello contro il Green Pass

C’è un supporto legislativo, quindi non esiste alcuna illegittimità in punto di fonti normative usate.

La privacy

Sulla questione della riservatezza, il Consiglio di Stato fa presente che:

Consiglio di Stato ha respinto l'appello contro il Green Pass

Cioè: il Green Pass non specifica se sei vaccinato o hai un tampone negativo, quindi il problema della privacy non sussiste.

La discriminazione dei non vaccinati

Sul punto della questione della discriminazione dei non vaccinati, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello contro il Green Pass rifacendosi sostanzialmente al famoso “considerando 36” tanto sbandierato dai negazionisti senza che abbiano capito che esso dice il contrario di quello che hanno capito. Siccome se lo affermo io – e lo avevo già fatto in questo articolo che analizza proprio la normativa europea – mi danno dell’ignorante, mi auguro che ora anche il Consiglio di Stato sia tacciato di ignoranza, dato che ha espresso il mio stesso concetto. Ossia:

Consiglio di Stato ha respinto l'appello contro il Green Pass

Detto non in giuridichese: l’avv. Scifo lamenta che il Green Pass è discriminatorio perché crea una differenza tra le libertà concesse a chi è vaccinato rispetto a chi non lo è; il Consiglio di Stato risponde notando che non si capisce quali attività sarebbero precluse a chi ha un Green Pass grazie a un tampone negativo rispetto a chi ce l’ha perché vaccinato. Infatti, come dice il Considerando 36, il Green Pass deve concedere a tutti le stesse libertà, a prescindere da come lo si ottiene. E infatti la legge italiana sul Green Pass non prevede alcuna differenza tra chi ha il Green Pass a seguito di vaccinazione e chi ce l’ha per il tampone negativo.

Quindi la doglianza è priva di senso.

Assenza di garanzia di immunità

Quanto all’ultimo punto, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello contro il Green Pass con un’affermazione categorica, che andrebbe incorniciata in tutti gli studi legali:

Consiglio di Stato ha respinto l'appello contro il Green Pass

Insomma: la scienza vi dà torto, quindi finitela con sti ricorsi a caso.

Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello contro il Green Pass…Ma non cielodicono!

Il tenore della sentenza suona proprio come uno “schiaffo in faccia” ai ricorrenti, che si sono visti dare torto su tutta linea. Eppure, il Collega non ha fatto alcuna menzione dell’esito del suo ricorso sui suoi canali. Ma sarà stata certamente una dimenticanza…

E dire che, fino a quale mese fa, dalle dichiarazioni e i comunicati stampa dell’avv. Scifo sembrava proprio che, a breve, la Corte Europea avrebbe preso in carico la questione e stracciato la legge italiana sul Green Pass, facendo “cadere il castello di carte“.

E invece, anche oggi la dittatura sanitaria la svelate domani…

P.T.